Juve, Vlahovic giù la maschera: la Coppa Italia tra voci di mercato e ricerca di sé stesso

Torna titolare dopo 4 mesi in una partita fondamentale per la stagione e per ricostruire la fiducia. I suoi gol sono necessari per sperare di rimanere in Europa
Juve, Vlahovic giù la maschera: la Coppa Italia tra voci di mercato e ricerca di sé stesso© Juventus FC via Getty Images

Lo scaldacollo con cui Dusan Vlahovic si era coperto fino agli occhi nell’allenamento di martedì è perfetto per avvicinarsi a una partita in cui DV9 dovrà buttare giù la maschera. Buttare giù la maschera e mostrare il volto del campione, quello del giocatore su cui la Juventus un anno fa aveva investito 80 milioni per impostare su di lui il dopo Cristiano Ronaldo e il proprio futuro. Non è nelle condizioni ideali per farlo, non può esserlo dopo essere tornato in campo solo domenica contro il Monza a quasi due mesi dall’ultima partita ufficiale, Serbia-Svizzera al Mondiale il 2 dicembre, e a più di tre dall’ultima in bianconero, Benfica-Juventus del 25 ottobre, quando abbandonò il campo fermato da una pubalgia che sembrava aver sconfitto in estate e si è invece ripresentata in autunno. Non è nelle condizioni ideali per farlo, Vlahovic, ma deve lo stesso provare a trascinare una Juventus che si aggrappa a lui e al suo ritorno in campo dall’inizio - non a caso unico elemento di formazione annunciato da Massimiliano Allegri - per trovare qualcosa di positivo in un periodo in cui tutto le va storto, dai 15 punti di penalizzazione all’ultimo stop di Paul Pogba.

L'umore bianconero da risollevare

Proprio il Polpo, scendendo in campo per la prima volta dal suo ritorno in bianconero, avrebbe potuto contribuire a riportare un po’ d’entusiasmo. Il nuovo contrattempo è invece un altro colpo all’umore del mondo bianconero, che può guardare solo al suo centravanti che torna titolare per provare a cogliere segni di cambiamento nel vento. Non è nelle condizioni ideali, Vlahovic, ma è anche nelle condizioni non ideali che si vedono i campioni e i trascinatori. I 16 gol e i 4 assist collezionati in 37 presenze in bianconero, tenuto conto dell’età, del salto dalla Fiorentina alla Juventus e delle difficoltà della squadra che ovviamente incidono sul rendimento di un attaccante, non sono certo un bottino da disprezzare. Però la media al di sotto di 0,5 gol a partita non è quella di un bomber d’elite. Cominciare a ritoccarla stasera a dispetto della forma fisica non ottimale, è un passo per confermare di esserlo.

Il presente per cancellare scenari futuri e ipotetici

E sarebbe un colpo importante anche per spazzare via l’ombra della pubalgia, che lo ha condizionato al Mondiale quando ha provato a resisterle e poi lo ha costretto ai box praticamente anche per l’intero mese di gennaio. Un mese in cui tradizionalmente si parla di mercato e non solo di quello invernale che si è appena chiuso. A gennaio cominciano a delinearsi le strategie per il futuro e sono tanti i club stranieri che pensano a Vlahovic: onnipresenti big di Premier a parte, dalla Spagna nei giorni scorsi sono arrivate voci sull’interesse del Barcellona, ieri su quello del Real Madrid. Del resto i club interessati a Vlahovic erano molti anche un anno fa, tanto che la Juventus aveva anticipato proprio alla sessione invernale il suo acquisto, previsto per l’estate, anche per anticipare la concorrenza oltre che per motivi tecnici. Normale che siano aumentati, ingolositi dalle vicissitudini extrasportive della società bianconera, che ne rendono incerto il futuro: una Juve fuori dalle coppe europee potrebbe avere difficoltà a trattenere Vlahovic (e non solo lui), per questioni di ambizioni e di budget. Questo, però, è uno scenario futuro e ipotetico. Juventus-Lazio è il presente ed è un presente che può cancellare quel futuro, perché anche dalla Coppa Italia passa la strada per l’Europa: una strada su cui la Juve chiede a Vlahovic di trascinarla. Buttando giù lo scaldacollo e mostrando il volto del grande centravanti che voleva il bianconero a tutti i costi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video