In una nota il Collegio di garanzia dello sport presso il Coni risponde così alle dichiarazioni dell'avvocato Piero Sandulli: "In merito ad alcune dichiarazioni sulla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc, rilasciate dal Professor Piero Sandulli e riportate dalla stampa, si rappresenta e si rileva che tali dichiarazioni sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti". Il riferimento è ad alcune dichiarazioni rilasciate dall'allora presidente della Corte d'appello federale ai tempi di Calciopoli, secondo il quale, nella vicenda dei -15 punti comminata alla Juventus per il caso-plusvalenze, "con le nuove valutazioni della Consob queste irregolarità sono state acquisite. La Consob è intervenuta perché la Juve è quotata in Borsa. Fa un’analisi più accurata dei bilanci: sono controlli più ampi rispetto alle società non quotate. Questo è il motivo per cui c’è stato un accertamento ulteriore nei confronti della Juve e non delle altre società per le quali non è stata riscontrata nessuna ulteriore ipotesi di illecito”.
Le parole di Sandulli sul caso plusvalenze
"La società ha ottimi difensori. Saprà difendere al meglio la sua posizione. La sentenza emessa è motivata in diversi aspetti, alcuni delicati come le intercettazioni o quello della valutazione delle plusvalenze. Valutazione plusvalenze non semplice. Siamo in presenza di valutazioni opinabili e non di mercato come della pasta o del latte. In qualche misura la sentenza giustifica anche questa vicenda". Queste sono le parole con cui l'avvocato Sandulli, intervistato da Tuttosport il primo febbraio, commenta le vicende giudiziarie connesse alla Juve: "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio. A me pare che il tema dalla lealtà è alla base di qualsiasi normativa sportiva. L’attenzione, che è stata posta sulla slealtà, nella seconda è legata a ciò che è stato acquisito attraverso la procura di Torino e a ciò che ad essa ha fornito la Consob". Infine Sandulli si esprime anche in merito alla penalizzazione: "Non posso valutare. Posso solo dire che il criterio dell’afflittività è il criterio sulla base del quale hanno già ragionato i giudici con la sentenza depositata nei giorni scorsi. Emerge la possibilità che emergano altri filoni d’indagine e altri giudizi verranno a conoscere di ulteriori fattispecie e di altre posizioni. Leggendo la sentenza questa è l’opinione che se ne può trarre".