Plusvalenze Juventus: chi garantisce per il Collegio di Garanzia?

I tifosi della Juve sono perplessi: il destino della loro squadra è in mano al Collegio di Garanzia, ma si inizia con un pasticcio

TORINO - Il destino della Juventus è in mano al Collegio di Garanzia del Coni. Quella che comunemente (e forse un po' pomposamente) viene definitiva la «Cassazione dello Sport». Ora, mentre la Juventus sta preparando il suo ricorso sul caso plusvalenze (ha trenta giorni dalla pubblicazione delle motivazioni, avvenuta il 30 gennaio), il Collegio di Garanzia del Coni è costretto a pubblicare un imbarazzato (e imbarazzante) comunicato stampa per precisare che «alcune dichiarazioni sulla sentenza della Corte Federale d’Appello della Figc, rilasciate dal Professor Piero Sandulli e riportate dalla stampa... ...sono state rilasciate a titolo esclusivamente personale e non impegnano in alcun modo né il Collegio di Garanzia dello Sport né i suoi componenti».

Influenze

Per la cronaca Piero Sandulli è il vicepresidente del Collegio di Garanzia e nell'ultima settimana ha rilasciato due interviste, una delle quali a Tuttosport, nelle quali è entrato molto nello specifico della sentenza della Corte d'Appello Federale, individuandone molti punti forti (la quotazione in Borsa della Juve) e un punto debole (la povertà argomentativa nella motivazione dei 15 punti di penalizzazione). Una disamina da giurista esperto e veterano del settore sportivo, quale è. Ma, logicamente, è imbarazzante se un vicepresidente di sezione del Collegio di Garanzia si esprima prima che lo debba fare il Collegio stesso. 


Chi garantisce la garanzia?

Ora, senza giocare a fare le verginelle che improvvisamente scoprono come funziona il nostro Paese nel 2023, possiamo consolarci con il fatto che, se non altro, il professor Sandulli ha saggiamente commentato in modo molto ampio la sentenza, ovvero trovando sia ragioni per la conferma della stessa, sia per l'opposto. Insomma, nonostante il pasticcio, la corte potrebbe essere influenzata in un senso o nell'altro dalle sue parole. E, in fondo, chiedere a gran voce le dimissioni dell'esperto Sandulli sa più di stizzosa vendetta che soluzione concreta di un problema. Però, in una situazione di tale delicatezza, nella quale sono coinvolti milioni di tifosi juventini che, giustamente, sentono l'accanimento della giustizia sportiva (che punisce solo ed esclusivamente la loro squadra per una pratica che definire diffusa è un eufemismo), come si fa a evitare che questi si domandino: chi garantisce per il Collegio di garanzia? Se qualcuno riuscisse a dare una risposta convincente vivremmo tutti più sereni le prossime settimane, anche Sandulli.

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