Juve: Di Maria, batti un colpo. Tra orgoglio e pregiudizi

Così i bianconeri si accostano allo “scontro salvezza" con la Salernitana. Le istruzioni di Allegri, il peso del campione del mondo argentino sui destini juventini
Juve: Di Maria, batti un colpo. Tra orgoglio e pregiudizi© LAPRESSE

TORINO - Bene, benissimo contro la Lazio. La Juventus ha vinto senza rischiare praticamente nulla e ha dimostrato lucidità e senso di coesione, capacità di non lasciarsi condizionare oltremodo da situazioni extracampo. Ma ora il dubbio è se quello stesso spirito lo si potrà rivedere contro la Salernitana. Mica per nulla Allegri prova a preparare la testa, oltre che le gambe dei suoi, in vista di uno scontro salvezza. Essì, contro i biancocelesti ci si giocava l’accesso a una semifinale e la possibilità di vincere un trofeo: tutto sommato, se pure non era una finale di Champions League, era comunque una di quelle partite che in termini di motivazioni si preparano da sole.

Dal Mondiale al... rischio B

A Salerno, invece, toccherà praticamente giocarsi uno scontro salvezza… E vuoi mettere in che stato possa approcciarsi ad esempio un neo-campione del Mondo - come Angel Di Maria - ad uno scontro salvezza? Mmmm. Non è così facile andare in campo con la giusta cattiveria: questione di inconscio, di abitudine. Il nome del Fideo non è emerso a caso: è lui il simbolo più evidente e conclamato d’una Juventus alle prese con una contraddizione di termini tanto paradossale. Bacheca e portafogli stracolmi, classifica smunta e striminzita, peraltro ancora a rischio di ulteriori tagli.
Diventa una questione di orgoglio, di dignità. Comunque sia, una di quelle cose da raccontare ai nipotini, nel caso. Quell’anno in cui vinsi la Coppa del Mondo e mi salvai in Serie A. Sarebbe una storia dai valori profondi: racconterebbe non solo di un grande talento, ma anche di un grande carattere.

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