Nel caso specifico, ha ragione la Juventus. Punto. Senza se e senza ma. L’udienza è tolta. Hanno ragione, vale a dire, i legali del ds bianconero Federico Cherubini e dell’ex dg bianconero Fabio Paratici i quali da svariati mesi (e da due gradi di giudizio della Giustizia Sportiva) chiedevano di prendere visione d’uno scambio di comunicazioni intercorso tra la Procura Federale e la Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche). Un documento ritenuto di assoluta rilevanza perché potenzialmente in grado di dimostrare che le indagini della Giustizia Sportiva sono iniziate molto prima rispetto a quanto risulti ufficialmente. Ergo, un documento che potrebbe portare all’inammissibilità dell’intero processo. Ebbene, il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio ha disposto che il documento di cui sopra venga messo a disposizione dei richiedenti. Gli avvocati Clarizia, Paolantoni e Tortorella (per Cherubini) e Bellacosa, Sangiorgio e Apa vi si erano rivolti dopo l’accoglimento della richiesta di revocazione da parte della Corte d’Appello Federale (con condanne varie) ed in vista del ricorso al Collegio di garanzia: mercoledì scorso l’udienza, poi la pronuncia a stretto giro: “Va ordinato alla Covisoc di ostendere al ricorrente copia della nota della Procura Federale, entro sette giorni dalla comunicazione, in via amministrativa, della presente sentenza ovvero dalla notifi ca, se antecedente”.