Juve, Pogba e l'Europa tra Tafazzi e rispetto delle regole

Il numero 10 non convocato per la sfida contro il Friburgo: analisi di una scelta delicata in un momento cruciale della stagione

Pogba non convocato per il Friburgo. Una doccia fredda per il mondo Juve a poche ore dal calcio d'inizio della sfida. E stavolta non è un fastidio muscolare, un problema fisico, un fisiologico rallentamento nel suo tornare a provare feeling con il campo e a far rivedere le giocate che i tifosi della Juve sognano dalla scorsa estate. Alla base della decisione c'è un ritardo alla cena con la squadra, un gesto che comunque lo si voglia definire - disattenzione, mancanza di rispetto, superficialità - non ci si aspetterebbe in generale da un giocatore e meno che mai da Paul, che ha purtroppo aggiunto anche la ciliegina sulla torta finora disastrata della stagione del suo ritorno in bianconero.

Cosa paga Paul e cosa paga la Juve

Una decisione come questa in una serata come quella di stasera, con un ottavo di Europa League da giocarsi in un momento delicatissimo della stagione, avrebbe magari meritato un ragionamento più pragmatico da parte della Juventus. Magari si poteva prendere una strada diversa da quella comunque forte di isolarlo dal gruppo, una punizione che fosse più diciamo di deciso impatto sul portafoglio del francese, piuttosto che - un po' tafazzianamente - togliersi da soli una risorsa che sarebbe potuta essere fondamentale durante la partita. Ma non si può non prendere in considerazione anche tutto l'insieme dei comportamenti di Pogba in questi mesi: prima tra tutte la decisione di rimandare l'operazione al ginocchio contro il parere dei medici e così facendo perdere metà stagione, continuando con i balletti e le vacanze sulla neve molto social ma poco piacevole per il mondo juventino verso il quale il Polpo si è speso buona parte del credito accumulato con la scelta di tornare a Torino. E in un momento di grande confusione e allo stesso tempo di grande compattezza di squadra, in cui Allegri stesso ha rivelato che per una sconfitta in uno scontro diretto c'è stato qualcuno che ha addirittura pianto nello spogliatoio, presentarsi in ritardo a un appuntamento di squadra non può essere trattato che come un segnale di poca attenzione e rispetto nei confronti dei compagni, un egoismo al quale è corrisposto un segnale di misura colma da parte della società, un modo per dire ora basta Paul, il tuo numero 10 sulla schiena - e lo stipendio da star assoluta - ti impongono di essere un esempio e un leader non solo in campo, ma anche e soprattutto fuori.

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