Pagina 2 | La Juve studia la lettera Figc-Covisoc: ma ora ne chiede un’altra

TORINO - Riassunto delle puntate precedenti, innanzitutto. I legali dell’ex dg Fabio Paratici e dell’attuale ds Federico Cherubini erano fuggiti dai confini della Giustizia Sportiva e si erano rivolti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio per cercare di metter mano su un documento che a loro avviso poteva essere decisivo per far invalidare il processo e annullare inibizioni e condanne. Un documento fino a quel momento secretato e gelosamente conservato dalla Covisoc (che lo aveva ricevuto) e della Procura Federale (che lo aveva redatto). Il Tar ha dato ragione a paratici e Cherubini, disponendo che “la carta segreta” fosse messa disposizione dei richiedenti in buona ottemperanza al loro diritto ad un giusto processo. A quel punto, la contromossa: era scesa in campo anche la Figc, in appoggio a Covisoc e Procura federale che avevano deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato sostenendo che quella carta dovesse restare inaccessibile e accusando Paratici e Cherubini di aver violato la pregiudiziale rivolgendosi alla giustizia ordinaria e non a quella sportiva.

Cosa è successo

Ieri gli sviluppi. Il Consiglio di Stato ha dato ragione alle difese, ribadendo a Procura, Covisoc e Figc quanto già aveva disposto il Tar: la “nota 10940” del 21 aprile 2021 deve essere consegnata. E così è stato fatto, sia pure con modi e tempistiche bizzarre... La Pec con il documento è finalmente stata inviata ai richiedenti alle 20 passate, cioè svariate ore dopo che circolava sui siti Web e nelle redazioni dei giornali. Trattasi di un documento di sei pagine, vergato dal procuratore federale Chiné: una lettera della procura federale che contiene chiarimenti interpretativi sulle plusvalenze e sulla definizione di “fittizie” e di “sistema” in cui il nome dei bianconeri non viene mai fatto. Una mail mandata in risposta a una nota Covisoc del 31 marzo 2021.

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Il colpo di scena

E qui c’è il colpo di scena. Se infatti appare difficile ravvisare nella mail in questione la dimostrazione che la Procura aveva iniziato le indagini prima del 19 ottobre 2021 (ma attenzione a un passaggio in cui si parla di “elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare”) è però interessante constatare il riferimento ad una nota della Covisoc datata 31 marzo 2021. L’intenzione dei legali è di metter mano anche su quella comunicazione: partirà una richiesta alla Covisoc, sarà di nuovo braccio di ferro.

Gli effetti

Fin qui, comunque, il Consiglio di Stato si è espresso in merito al rigetto della richiesta di sospensiva, il 23 marzo entrerà nel merito. A prescindere dal fatto che la carta segreta (o le carte segrete) contengano effettivamente spunti invalidanti del processo, il “blitz” fuori dal recinto della Giustizia Sportiva ha sortito degli effetti non trascurabili. 1) Sia il Tar sia il Consiglio di Stato hanno stigmatizzato alcune decisioni degli organi di Giustizia Sportiva, rimarcando che le comuni norme del diritto al giusto processo devono essere fondanti anche in questo ambito. 2) Sia Tar sia Consiglio di Stato hanno dato ragione ai legali della galassia Juventus su questo punto e dunque è verosimile ritenere che anche gli altri punti che verranno contestati al Collegio possano avere fondamento. 3) Proprio al Tar che potrebbe rivolgersi al Juve per chiedere un risarcimento in caso di penalizzazione: se i presupposti sono questi, beh, c’è ragione da una parte di essere ottimisti e dall’altra (Figc) di essere preoccupati.

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Il colpo di scena

E qui c’è il colpo di scena. Se infatti appare difficile ravvisare nella mail in questione la dimostrazione che la Procura aveva iniziato le indagini prima del 19 ottobre 2021 (ma attenzione a un passaggio in cui si parla di “elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare”) è però interessante constatare il riferimento ad una nota della Covisoc datata 31 marzo 2021. L’intenzione dei legali è di metter mano anche su quella comunicazione: partirà una richiesta alla Covisoc, sarà di nuovo braccio di ferro.

Gli effetti

Fin qui, comunque, il Consiglio di Stato si è espresso in merito al rigetto della richiesta di sospensiva, il 23 marzo entrerà nel merito. A prescindere dal fatto che la carta segreta (o le carte segrete) contengano effettivamente spunti invalidanti del processo, il “blitz” fuori dal recinto della Giustizia Sportiva ha sortito degli effetti non trascurabili. 1) Sia il Tar sia il Consiglio di Stato hanno stigmatizzato alcune decisioni degli organi di Giustizia Sportiva, rimarcando che le comuni norme del diritto al giusto processo devono essere fondanti anche in questo ambito. 2) Sia Tar sia Consiglio di Stato hanno dato ragione ai legali della galassia Juventus su questo punto e dunque è verosimile ritenere che anche gli altri punti che verranno contestati al Collegio possano avere fondamento. 3) Proprio al Tar che potrebbe rivolgersi al Juve per chiedere un risarcimento in caso di penalizzazione: se i presupposti sono questi, beh, c’è ragione da una parte di essere ottimisti e dall’altra (Figc) di essere preoccupati.

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