FRIBURGO – Nel cuore della Brisgovia, in una zona di confine vicino al Reno a cavallo tra Francia e Svizzera, il Friburgo ha eretto il suo bunker: è l'Europa Park Stadion, la casa della squadra tedesca che in questa stagione è diventata invalicabile. Un fortino grazie al quale la squadra di Streich, tecnico fresco di rinnovo e un'istituzione locale da ormai oltre 30 anni, ha costruito la sua fortuna. Il Friburgo in casa non incassa una sconfitta dal 12 agosto, da quando era caduto contro il Borussia Dortmund, uscito vincitore per 3-1. Da allora, in tutte le competizioni, l'Europa Park non è più stato espugnato da nessuno: segnale forte per la Juve, alla quale basterà sì un pareggio, anche uno 0-0, per passare il turno, ma che dovrà vedersela con una formazione capace di trasformarsi quando gioca davanti al suo pubblico.
Coraggio e intraprendenza
Il fattore tifosi giocherà inevitabilmente un ruolo fondamentale, perché lo stadio sarà esaurito per l'ennesima volta in stagione con 35 mila spettatori e la pressione degli spettatori, come ha detto il tedesco ex bianconero Thomas Haessler, è in grado di mandare in confusione gli avversari e al tempo stesso caricare gli idoli di casa. In più Streich potrà stavolta contare, rispetto all'andata, su una prima punta di peso come l'austriaco Gregoritsch, pericoloso sulle palle inattive e in grado di favorire con la sua presenza gli inserimenti dei centrocampisti offensivi. Per tutti questi motivi, considerando le tante assenze e la situazione di generale emergenza bianconera, servirà una Juventus coraggiosa e intraprendente, non una squadra concentrata sull'amministrare l'1-0 dello Stadium.
