La Juve dopo l'Inter: promossi e bocciati

Chi va in Paradiso, chi merita il Purgatorio, chi rischia l'Inferno dopo il Derby d'Italia: il giudizio tagliente del nostro inviato a San Siro
La Juve dopo l'Inter: promossi e bocciati© Getty Images

PARADISO

Il cuore Juve

La Juventus con uno spirito di abnegazione da guinness dei primati sbanca il Meazza grazie a una prova in cui il noi prevale sull’io. Tutti ad aiutarsi dal primo all’ultimo minuto: in attacco, a centrocampo e in difesa. I bianconeri trasformano la rabbia per non poter disporre dei più forti in un’energia supplementare che risulta determinante. Dopo la convincente vittoria dell’andata, ecco il bis figlio di una partita in cui la Juve ci ha sempre creduto, dimostrando una personalità che a inizio stagione manco la si vedeva col binocolo.

Il Polpo polacco

In attesa che Pogba lasci l’infermeria per tornare a essere un giocatore arruolabile, -. tempi non brevi e quindi non disponibile per la ripresa a Verona dopo la sosta - la Juve si consola con un altro Polpo, ovvero il portiere Szczesny. Impeccabile contro l’Inter, soprattutto nelle uscite alte in mischia, a mulinare le braccia per respingere cross insidiosi se non addirittura bloccare palloni in volo d’angelo. Un valore aggiunto che ha fatto la differenza: a portieri invertiti avremmo visto un risultato diverso.

Potenza Bremer

A proposito di giocatori a maglie invertite, un focus su Bremer è doveroso. Nel calciomercato estivo mancavano solo le sue figurine con la casacca nerazzurra e invece la Juventus lo ha soffiato sul più bello. Ieri ha saputo controllare con la stessa efficacia l’attaccante di turno: da Lukaku a Lautaro e Dzeko. Un acquisto azzeccatissimo quello dell’ex torinista.

Veleno Kostic

Arrivato quasi in sordina a fronte dei supernomi Pogba e Di Maria, Kostic si sta confermando come una freccia velenosissima. Il suo peso specifico è sempre più significativo, come conferma il gol che vale molto più dei tre punti ottenuti in casa Inter.

Super Max

In mezzo ai venti di ogni forza e tipo, Allegri non perde la serenità e la trasmette a un gruppo che ha in pugno. Porta a casa una vittoria che vale doppio, visto che permetterà alla Juve di vivere al meglio la sosta e da seconda in campo.

PURGATORIO

Mezzo Dusan

Dunque Vlahovic non regala il bis dopo la rete di Friburgo. Però la sua prova non è stata negativa, soprattutto lontano dall’area di rigore dove spesso è riuscito a tenere palla per scaricare in favore dei compagni. Meno brillante nei pressi dell’area dove invece non dà il meglio di sé.

INFERNO

Paredes perché?

Ma perché Paredes non gioca titolare? Semplice, bisogna vedere come entra e cosa fa, o meglio non fa. Anche in questa occasione riesce a farsi notare per dieci minuti anonimi in cui finisce sotto i riflettori solo per il rosso a partita finita. Nervoso perché? Boh!

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