Juventus, da Di Maria a Milik e Alex Sandro: chi rinnova e chi parte

Non solo Rabiot, il piano prolungamenti in casa bianconera parte anche dal Fideo: la situazione dei contratti

Nel crescendo juventino cominciato a metà ottobre e ripreso a febbraio dopo il trauma della penalizzazione ci sono tanti protagonisti. Ma due si stanno mostrando di una spanna sopra alla media. Adrien Rabiot e Angel Di Maria. Non a caso la Juventus sta parlando con entrambi per rinnovare i loro contratti, in scadenza il 30 giugno. Di Rabiot avete letto le parole nelle due pagine precedenti, non troppo diverse dalle ultime pronunciate al riguardo dal Fideo, dopo la vittoria sul Friburgo a Torino: «Potrei restare, stiamo parlando con la società. Per me è importante essere felice e qui sto davvero bene». E davvero bene, dopo i problemi fisici della prima parte di stagione, si trova la Juventus con lui, che nel 2023 ha trascinato la squadra con la sua classe superiore. Da qui i colloqui, favoriti dal fatto che un’opzione per il rinnovo inserita nell’annuale firmato in estate consentirebbe, in caso di prolungamento, di accedere ai benefici del decreto crescita anche per la stagione in corso: i 6 milioni di ingaggio netto del Fideo (che possono arrivare a 7 con i bonus) in caso di addio a giugno costerebbero alla Juventus circa 11,5. In caso di rinnovo alla stessa cifra, il club ne pagherebbe 8 per il primo anno e altrettanti per il secondo: in sostanza, rinnovare con l’argentino fino al 2024 costerebbe alla società bianconera circa 4,5 milioni in più rispetto a dirgli addio a fine stagione. E una stagione di Di Maria a 4,5 milioni, anche dovendo gestirne le forze, profuma di affare. Un affare nella cui realizzazione avrà un peso importante il futuro bianconero in Europa (e ancor più importante sarà per il rinnovo con Rabiot). L’argentino e il francese non sono però i soli bianconeri in scadenza tra tre mesi e mezzo.

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La situazione contratti in casa Juve

Dovrebbe rinnovare Carlo Pinsoglio, mentre è probabile l’addio con Juan Cuadrado. Più incerta la situazione di Alex Sandro, il cui contratto prevede il rinnovo fino al 2024 al raggiungimento delle 40 presenze: al brasiliano ne mancano 10 e con almeno 15 partite da giocare per la Juve è probabile che tocchi quella quota, vista la sua importanza a sinistra nella difesa a tre. Dipenderà anche dal suo recupero dall’infortunio (dovrebbe rientrare dopo la sosta), dalla crescita di Gatti e dalle partite che la squadra di Allegri effettivamente giocherà (potrebbero essere 19). Ancora presto per parlare dei rinnovi di Szczesny, Bonucci e Rugani, in scadenza nel 2024: il capitano in quella data chiuderà verosimilmente la sua vita bianconera, per il portiere e Rugani la Juve potrebbe anche prendere in considerazione offerte estive, ma non sarebbe facile convincere Allegri a privarsi del polacco. Come del connazionale Milik, che la Juve riscatterà dal Marsiglia, al contrario di quanto farà con Paredes dal Psg.

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La Juve e i giocatori in prestito

Tema importante del prossimo mercato bianconero sarà anche il ritorno dei prestiti. Pressoché certo, viste le sole 2 presenze nel Liverpool e i 37,5 milioni del riscatto, quello di Arthur è stato di fatto ufficializzato dal suo agente Federico Pastorello al TransferRoom Summit di Stamford Bridge: «E’ stato sfortunato - ha detto a tuttomercatoweb - Quando iniziava a integrarsi si è infortunato e ha dovuto operarsi. Credo che rientrerà dal prestito, poi vedremo». Difficile che rimanga a Torino, come Zakaria, anche lui destinato al ritorno dal Chelsea. Più incerte le situazioni di McKennie e Kulusevski. Il Tottenham sarebbe obbligato a riscattare lo svedese se giocasse la metà delle partite e in caso di qualificazione alla Champions: la seconda condizione è a rischio e con il probabile addio di Conte e l’incertezza sul futuro di Paratici non è detto che gli Spurs esercitino comunque il riscatto.

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Nel crescendo juventino cominciato a metà ottobre e ripreso a febbraio dopo il trauma della penalizzazione ci sono tanti protagonisti. Ma due si stanno mostrando di una spanna sopra alla media. Adrien Rabiot e Angel Di Maria. Non a caso la Juventus sta parlando con entrambi per rinnovare i loro contratti, in scadenza il 30 giugno. Di Rabiot avete letto le parole nelle due pagine precedenti, non troppo diverse dalle ultime pronunciate al riguardo dal Fideo, dopo la vittoria sul Friburgo a Torino: «Potrei restare, stiamo parlando con la società. Per me è importante essere felice e qui sto davvero bene». E davvero bene, dopo i problemi fisici della prima parte di stagione, si trova la Juventus con lui, che nel 2023 ha trascinato la squadra con la sua classe superiore. Da qui i colloqui, favoriti dal fatto che un’opzione per il rinnovo inserita nell’annuale firmato in estate consentirebbe, in caso di prolungamento, di accedere ai benefici del decreto crescita anche per la stagione in corso: i 6 milioni di ingaggio netto del Fideo (che possono arrivare a 7 con i bonus) in caso di addio a giugno costerebbero alla Juventus circa 11,5. In caso di rinnovo alla stessa cifra, il club ne pagherebbe 8 per il primo anno e altrettanti per il secondo: in sostanza, rinnovare con l’argentino fino al 2024 costerebbe alla società bianconera circa 4,5 milioni in più rispetto a dirgli addio a fine stagione. E una stagione di Di Maria a 4,5 milioni, anche dovendo gestirne le forze, profuma di affare. Un affare nella cui realizzazione avrà un peso importante il futuro bianconero in Europa (e ancor più importante sarà per il rinnovo con Rabiot). L’argentino e il francese non sono però i soli bianconeri in scadenza tra tre mesi e mezzo.

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