Juventus, Chiesa punta la sfida col Verona: è già scattata la rincorsa

Allegri conta di recuperarlo per dopo la sosta: Federico si è sottoposto a terapie per mitigare il fastidio al tendine
Juventus, Chiesa punta la sfida col Verona: è già scattata la rincorsa© /Agenzia Aldo Liverani Sas

TORINO - Operazione Hellas Verona. La settimana di Federico Chiesa alla Continassa è partita con un obiettivo ben preciso in testa. C'è una data scolpita nel calendario del ragazzo: sabato 1° aprile, giorno del match di campionato contro i gialloblù all'Allianz Stadium. Anche perché le notizie successive all'uscita prematura dal campo a San Siro sono state molto confortanti: nessuna lesione per Chiesa, le cui condizioni sono e saranno monitorate giorno dopo giorno. Per questo Fede spingerà per essere al massimo della forma in vista di due mesi di fuoco fra campionato, Europa League e Coppa Italia. Nelle ultime settimane, infatti, il numero 7 della Juventus non è riuscito a trovare continuità in termini di minutaggio. Colpa di qualche botta di troppo, rimediata nei vari impegni. E con lui la cautela, visti i precedenti relativi alla lesione del legamento crociato dello scorso anno, è moltiplicata almeno per due.

La paura, infatti, nasce dalla gara d'andata in Europa League contro il Friburgo del 9 marzo: il ginocchio destro, non quello operato, fa una strana torsione dopo un contrasto. La preoccupazione al fischio finale è tanta, ma le ore successive rasserenano tutti. Contro la Sampdoria, tre giorni dopo, viene preservato: Allegri ne ha bisogno a Friburgo. Così Chiesa, fra mille dubbi, parte per la Germania. Entra nel finale e realizza il 2-0 che blinda i quarti di finale. Contro l'Inter, invece, non fa quasi in tempo ad entrare che è subito costretto ad uscire: al 66' rimpiazza Soulé e la sua gara dura appena 17'. Il tendine del ginocchio destro, sovraccaricato dagli strappi e dalle accelerazioni di Friburgo, va in sofferenza anche a San Siro. Così Chiesa cede il posto a Paredes. Ieri non si è allenato alla Continassa dove si è sottoposto a terapie per mitigare il fasidio al tendine.

Le condizioni di Milik e Bonucci

Tra i pochi elementi della prima squadra rimasti a Torino che sono scesi in campo c'era Arek Milik, che ha lavorato parzialmente col gruppo. Primi segnali di ripresa per il polacco, anche lui determinato a diventare l'arma in più del rush finale della Juventus. Bonucci fermo A Leonardo Bonucci non sono bastati tre giorni di lavoro in palestra per riuscire a smaltire i postumi dell’infortunio al perone subito nella gara della Juventus contro la Sampdoria. Lo staff azzurro e lo stesso ct Mancini hanno sperato fino all’ultimo che riuscisse a smaltire i postumi, ma alla fine si sono dovuti arrendere di fronte all’assenza di miglioramenti anche se, comunque, Bonucci non ha mai forzato e non ha lavorato sul campo. Il problema, però, sembra ancora più grave del previsto visto che si parla di altre due settimane di stop per il difensore campione d’Europa. Mancini, in ogni caso, non ha voluto rinunciare alla sua presenza a Coverciano perché lo considera strategico negli equilibri del gruppo azzurro. Le sue strade e quelle dei compagni in Nazionale dovrebbero separarsi domani: gli utilizzabili partiranno verso Malta, sede della seconda gara del girone di qualificazione a Euro 2024; Bonucci farà ritorno a Torino.

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