Juventus, da Huijsen a Yildiz: il tris di 17enni che punta già Allegri

Dietro i giovani in prima squadra c’è un intero vivaio che spinge: la classe 2005 brilla in Serie C

Nessuna squadra, in Serie A, utilizza i giovani forgiati dal proprio vivaio quanto la Juventus. Ma se Miretti e Fagioli rappresentano i sorrisi di oggi, nuovi raggi di sole sono già pronti a rischiarare i futuri orizzonti del club bianconero. Gli ultimi mesi, in particolare, hanno portato alla ribalta tre talenti che... corrono veloce. Dean Huijsen, Joseph Nonge Boende e Kenan Yildiz, in rigoroso ordine alfabetico, sbandierano infatti con orgoglio una carta d’identità che evidenzia 2005 alla voce anno di nascita: figurerebbero come sotto età nel campionato Primavera, invece di recente hanno già mostrato le proprie qualità, tra i professionisti, in Next Gen.

Il veterano Huijsen

Il “veterano” della Serie C, ammesso e non concesso che anagraficamente così lo si possa definire, è Huijsen, olandese di Spagna, professione difensore centrale. Sì, ma con licenza di segnare: gli insegnamenti di papà Donny, ex attaccante dell’Ajax, hanno sortito i loro effetti e la doppietta del “nuovo De Ligt” – stesso ruolo, stessa nazionalità, stesso numero di maglia e persino stesso colore dei capelli – in semifinale di Coppa Italia di Serie C lo testimonia. L’ex Malaga, dove si è trasferito da bambino, ha già collezionato 1300’ tra i cosiddetti grandi, cui sommare le presenze agli ordini di Allegri nelle amichevoli durante la sosta invernale. Al tecnico il ragazzo piace, al club altrettanto: tra meno di un mese Huijsen compirà 18 anni e, a quel punto, prolungherà il proprio contratto dal 2024 fino al 2027.

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Nonge Boende rinnova

Ma da titolare, nell’ultimo turno contro la Pro Patria, è sceso in campo per la prima volta tra i professionisti anche Nonge Boende. Il belga di origini congolesi da difensore centrale aveva iniziato a giocare nelle giovanili dell’Anderlecht, quindi si è affermato – fino al trasferimento a Vinovo, avvenuto nell’estate del 2021 – da centrocampista. Una sorta di moderno box-to-box, capace allo stesso modo di ringhiare all’avversario e di finalizzare la manovra. Il traguardo della maggiore età, lui, lo taglierà nel mese di maggio: ad attenderlo, al pari di Huijsen, un rinnovo pluriennale che racconta quanto credano nelle sue doti alla Continassa. «Secondo me può diventare il Davids del futuro, gli ho fatto vedere anche alcuni video dell’olandese», ha confidato in un’intervista Montero, suo mentore in Under 19.

Yildiz al decollo

Gli ultimi turni di campionato, poi, hanno raccontato l’ascesa anche di Yildiz, il gioiellino forse più celebrato del vivaio bianconero. Difficile il contrario per un ragazzo che a dieci anni era già testimonial dell’Adidas e che la scorsa estate ha scelto la Juventus declinando le proposte del Barcellona e del Psg, oltre al rinnovo caldeggiato dal Bayern Monaco in cui è cresciuto. Anche la Federazione tedesca sta giocando tutte le carte a disposizione per convincerlo a indossare la propria casacca, per ora senza esito: il ragazzo finora ha preferito la Turchia d’origine, dove a 17 anni è già un perno dell’Under 21. In Next Gen ha disputato un’ora complessiva nelle ultime due giornate, dopo l’esordio dicembrino, sullo slancio per la promozione in seguito ai 14 gol e ai 6 assist messi a referto nella prima parte di stagione in Under 19. Ancora Montero: «Kenan ha tanta qualità, il futuro è nelle sue mani: è un ragazzo umile ed è ovvio che potrà arrivare in prima squadra». Ecco, appunto.

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Nessuna squadra, in Serie A, utilizza i giovani forgiati dal proprio vivaio quanto la Juventus. Ma se Miretti e Fagioli rappresentano i sorrisi di oggi, nuovi raggi di sole sono già pronti a rischiarare i futuri orizzonti del club bianconero. Gli ultimi mesi, in particolare, hanno portato alla ribalta tre talenti che... corrono veloce. Dean Huijsen, Joseph Nonge Boende e Kenan Yildiz, in rigoroso ordine alfabetico, sbandierano infatti con orgoglio una carta d’identità che evidenzia 2005 alla voce anno di nascita: figurerebbero come sotto età nel campionato Primavera, invece di recente hanno già mostrato le proprie qualità, tra i professionisti, in Next Gen.

Il veterano Huijsen

Il “veterano” della Serie C, ammesso e non concesso che anagraficamente così lo si possa definire, è Huijsen, olandese di Spagna, professione difensore centrale. Sì, ma con licenza di segnare: gli insegnamenti di papà Donny, ex attaccante dell’Ajax, hanno sortito i loro effetti e la doppietta del “nuovo De Ligt” – stesso ruolo, stessa nazionalità, stesso numero di maglia e persino stesso colore dei capelli – in semifinale di Coppa Italia di Serie C lo testimonia. L’ex Malaga, dove si è trasferito da bambino, ha già collezionato 1300’ tra i cosiddetti grandi, cui sommare le presenze agli ordini di Allegri nelle amichevoli durante la sosta invernale. Al tecnico il ragazzo piace, al club altrettanto: tra meno di un mese Huijsen compirà 18 anni e, a quel punto, prolungherà il proprio contratto dal 2024 fino al 2027.

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