Juve, Consiglio di Stato e manovra stipendi: novità nei prossimi giorni

Agenda fitta per il club bianconero che dopo il rinvio dell'udienza Prisma attende la decisione sulla “nota 10940” e la chiusura del fascicolo della procura Figc
Juve, Consiglio di Stato e manovra stipendi: novità nei prossimi giorni© ANSA/Bartoletti

L’interlocutoria udienza preliminare dell’Inchiesta Prisma, andata in scena nella mattinata di ieri presso il Tribunale di Torino, non è stato che il primo degli appuntamenti giudiziari ad affollare il calendario settimanale della Juventus, in attesa che – sabato sera di fronte al Verona – il pallone ricominci a rotolare.  Nelle prossime ore, infatti, è attesa la decisione del Consiglio di Stato a proposito dell’ormai celeberrima “nota 10940”, ovvero la “carta segreta” che tanto segreta non è più. Il Tar del Lazio, infatti, negli scorsi giorni ha imposto a Procura Federale e Covisoc – dopo un loro iniziale diniego – di consegnare alle difese, che ne aveva fatto richiesta attraverso un ricorso presentato dai legali di Cherubini e di Paratici, i documenti contenenti uno scambio di comunicazioni citato negli incartamenti della giustizia sportiva. E, proprio a fronte di questa imposizione, la Figc ha deciso di ricorrere in appello di fronte al Consiglio di Stato. Non tanto per negare la visione della carta, evidentemente già avvenuta proprio come quella di una seconda ad essa associata, quanto per scongiurare il rischio di un pericoloso precedente per l’autonomia della giustizia sportiva, che potrebbe altrimenti vedersi puntualmente scavalcata da futuri ricorsi alla giustizia ordinaria. Uno zampino sul processo, in ogni caso, la decisione del Consiglio di Stato lo metterà ancora: in base alla decisione che arriverà nelle prossime ore da Roma, infatti, verrà stabilito se la nota possa eventualmente essere utilizzata dalle difese di fronte al Collegio di Garanzia dello Sport che, nella giornata del 19 aprile, sarà chiamato a mettere un verdetto sul -15 al momento imposto alla classifica della Juventus in campionato.

Chiné e la manovra stipendi

E sempre nei prossimi giorni, entro giovedì al massimo, un’altra scadenza taglierà il proprio traguardo. Si tratta, nello specifico, della chiusura del secondo fascicolo in mano alla Procura Federale, quello che riguarda in primo luogo la manovra stipendi e le partnership sospette della Juventus, cui il procuratore Giuseppe Chiné dovrà provvedere dopo aver ottenuto una prima proroga di 40 giorni e una seconda di 20. Sul tema, per altro, il club bianconero si è espressa nella recente approvazione della relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 2022, all’interno della quale viene rimarcato con forza come «i nostri consulenti hanno accertato la radicale irrilevanza e inesistenza sotto il profilo giuridico, sia per l’ordinamento sportivo sia per quello statuale, delle possibili operazioni di mercato con altri club segnalate in ulteriori atti di indagine depositati a febbraio e a marzo dalla Procura di Torino». Ovvero nei documenti che hanno portato allo slittamento della chiusura del fascicolo, inizialmente prevista per il mese di gennaio. I prossimi giorni, dunque, dirimeranno le domande intorno alle eventuali ipotesi di reato configurate e agli altrettanto eventuali indagati.

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