Locatelli: "Chiesa? La Juve deve tenerselo stretto. Quando penso a Zidane…”

Il centrocampista dei bianconeri si è raccontato a fondo nel corso in un'intervista su Twitch svelando curiosità, aneddoti e retroscena
Locatelli: "Chiesa? La Juve deve tenerselo stretto. Quando penso a Zidane…”

Sorridente, disponibile, cordiale. Manuel Locatelli ha risposto alle domande dei bambini durante l’appuntamento Junior Reporter su Twich: "Giocare a calcio, indossare la maglia della Juve e della Nazionale era il mio sogno da bambino. Grazie a Dio sono riuscito a fare tutte e due le cose. Il percorso è stato lungo. Sono molto emozionato a vedere bambini come voi. Coltivate i vostri sogni. Magari un giorno li realizzerete".

Locatelli a tutti campo: l'Italia, Cuadrado, Di Maria e Zidane

Locatelli si è raccontato come un libro aperto: "Il ricordo più bello è quando ho vinto l’Europeo. Era un sogno che non mi ero nemmeno prefissato nella mia testa. Abbiamo fattola storia. Poi ci sono stati tanti altri momenti importanti: la firma con la Juve, l’esordio in Serie A in un Milan-Carpi. Non li dimenticherò mai"

Spazio anche per tante curiosità e risate: "Cuadrado è fastidioso, rumoroso. Nello spogliatoio si fanno sentire anche Kean e Pogba. Giocare con Di Maria è qualcosa di unico. Ci giocavo alla play, ammiro le sue qualità umane. Ci siamo conosciuti bene in America. Credo sia una persona stupenda e questa è la sua qualità migliore. Mi ispiro a Pirlo, ma ho avuto già modo di parlarne. Nedved è un esempio, è stato un grande così come Marchisio lo stesso. Non vedo l'ora che torni Pogba per imparare da lui".

Nessun dubbio sul calciatore che avrebbe voluto affrontare: "Zidane, era incredibile".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Locatelli incorona Chiesa e ricorda il vissuto in bianconero con Ronaldo

E tornando a parlare dei compagni di squadra: "Chiesa è un grandissimo giocatore, lo conosco da tantissimo. Un potenziale campione. Spero rientri al meglio dal suo infortunio e dagli acciacchi che sta avendo. La Juve dovrà tenerselo stretto".

Attuali ed ex compagni di squadra: "Quando Ronaldo è arrivato in Italia è stato un colpo incredibile. Il primo gol l’ha fatto contro i noi quando giocavo al Sassuolo e non ero felice, poteva farlo quella dopo, ma avere in squadra una leggenda del calcio è stato bello".

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Sorridente, disponibile, cordiale. Manuel Locatelli ha risposto alle domande dei bambini durante l’appuntamento Junior Reporter su Twich: "Giocare a calcio, indossare la maglia della Juve e della Nazionale era il mio sogno da bambino. Grazie a Dio sono riuscito a fare tutte e due le cose. Il percorso è stato lungo. Sono molto emozionato a vedere bambini come voi. Coltivate i vostri sogni. Magari un giorno li realizzerete".

Locatelli a tutti campo: l'Italia, Cuadrado, Di Maria e Zidane

Locatelli si è raccontato come un libro aperto: "Il ricordo più bello è quando ho vinto l’Europeo. Era un sogno che non mi ero nemmeno prefissato nella mia testa. Abbiamo fattola storia. Poi ci sono stati tanti altri momenti importanti: la firma con la Juve, l’esordio in Serie A in un Milan-Carpi. Non li dimenticherò mai"

Spazio anche per tante curiosità e risate: "Cuadrado è fastidioso, rumoroso. Nello spogliatoio si fanno sentire anche Kean e Pogba. Giocare con Di Maria è qualcosa di unico. Ci giocavo alla play, ammiro le sue qualità umane. Ci siamo conosciuti bene in America. Credo sia una persona stupenda e questa è la sua qualità migliore. Mi ispiro a Pirlo, ma ho avuto già modo di parlarne. Nedved è un esempio, è stato un grande così come Marchisio lo stesso. Non vedo l'ora che torni Pogba per imparare da lui".

Nessun dubbio sul calciatore che avrebbe voluto affrontare: "Zidane, era incredibile".

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