TORINO - Undici vittorie nelle ultime tredici partite per la Juventus, quattro sconfitte nelle ultime cinque per l’Inter. E dunque? E dunque… antenne dritte! Il monito arriva direttamente da Massimiliano Allegri, che nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale d’andata di Coppa Italia non delinea l’attuale scenario come il migliore possibile per i bianconeri. Il contrario, semmai. Perché, quando arrivano gli elogi, il rischio è quello di adagiarsi sugli allori. Perché, quando si vive un momento di difficoltà, le attenzioni si moltiplicano.
Autoironia
Il quadro complessivo, in ogni caso, non toglie al tecnico bianconero il buon umore ispirato dalle recenti vittorie, al saldo degli sbottamenti nei finali di partita. Al punto che, anche davanti ai microfoni, Allegri si concede un attimo di leggerezza, ironizzando sulla sua scarsa memoria per i nomi. «Quando dico la formazione nello spogliatoio mi prendono sempre in giro, perché sbaglio i nomi… non i nostri, eh, quelli degli avversari! La nostra formazione, semmai, la sbaglio perché metto i giocatori fuori ruolo!».
Non solo Fede
Il bollettino medico, intanto, offre la paletta verde a Federico Chiesa, recuperato almeno per uno spezzone dalla panchina. E dalla panchina dovrebbe partire anche Alex Sandro, ancora sulla via del recupero: probabile che il terzetto difensivo, davanti al portiere di coppa Mattia Perin, rimanga quello delle ultime uscite. Candidati a una maglia da titolare, dopo aver risparmiato minuti contro il Verona, sono invece Kostic, Di Maria e Vlahovic. Ancora in infermeria Bonucci e Pogba, che si uniranno al gruppo, a pieno regime, a partire da mercoledì.