Vlahovic via? Le due strategie della Juve: investimento o usato sicuro

Magari la maglia numero 9 della Juventus nella prossima stagione avrà ancora scritto sopra Vlahovic, ma non è detto. E allora è normale che in casa bianconera si guardi già, in attesa di sapere con certezza chi sarà a prendere questo tipo di decisioni, quale altro cognome si potrebbe scrivere su quella maglia in caso di cessione del serbo. E soprattutto chi potrebbe prenderne il posto in campo, anche con tutt’altro numero sulla schiena.

Juve, dal futuro di Vlahovic a quello dell'attacco

A proposito di numeri, perché la Juventus decida di vendere Vlahovic dovranno ovviamente girarne di grossi, nel senso di proposte da 80 milioni almeno. Cifra che permetterebbe alla società bianconera di muoversi con una certa forza alla ricerca di un sostituto. Ricerca che andrebbe ovviamente inquadrata nel contesto delle scelte relative all’intero reparto offensivo, difficili da anticipare oggi che non c’è ancora un direttore sportivo e che la conferma di Allegri è probabile ma non certa. Abbastanza certo, però, è che in caso di cessione di Vlahovic un altro centravanti arriverà, anche se in bianconero c’è già Kean ed è probabile che venga riscattato Milik (che potrebbe però anche essere ceduto in seguito).

Vlahovic via? Idea Hojlund

I soldi eventualmente incassati per DV9 potrebbero essere reinvestiti in un colpo simile a quello che aveva portato a Torino il serbo: un centravanti giovane che abbia però già dato prova di sé in Serie A, da prendere anticipando i club di Premier League. Identikit del ventenne atalantino Rasmus Hojlund, potente e veloce, 32 presenze e 9 gol con i nerazzurri che lo avevano prelevato a fine agosto dallo Sturm Graz per 17 milioni. Valore triplicato, visto che il Manchester United oltre che a Vlahovic pensa anche a lui (come alternativa) e sarebbe disposto a offrirne 50. I Red Devils peraltro non sono i soli: occhio anche al Napoli in caso di cessione di Osimhen.

Il possibile ritorno di Morata e il prestito di Scamacca

L’altro profilo seguito è Alvaro Morata, al quale resta un solo anno di contratto con l’Atletico Madrid e che sarebbe felice di tornare in quella che considera casa, anche con un ingaggio più basso. Non è un centravanti puro, tanto che nella scorsa stagione faticò in quel ruolo fino all’arrivo di Vlahovic, ma potrebbe per esempio formare un tridente interessante con Milik a fare da riferimento centrale e lui e Chiesa larghi ma pronti ad attaccare la profondità. Un ruolo che al posto del polacco potrebbe ricoprire anche Gianluca Scamacca, che però è ai box dopo l’intervento al menisco del ginocchio destro e che potrebbe interessare solo se il West Ham fosse disposto al prestito.