Juve-Milan top e flop, il futuro è la ricostruzione

È questa l’indicazione data da una stagione in cui le due squadre non hanno portato a casa nessun trofeo, senza raggiungere nessuna finale

TORINO – Comunque vada, sarà ricostruzione. In casa Juventus e in casa Milan. È questa l’indicazione data da una stagione in cui le due squadre non hanno portato a casa nessun trofeo, senza raggiungere nessuna finale. Certo, magari assume maggiore peso la semifinale in Champions League dei rossoneri (persa contro l’Inter) rispetto a quella bianconera in Europa League dei bianconeri (persa contro il Siviglia), ma né l’una né l’altra sono mai state realmente in corsa per lo scudetto, mentre in Coppa Italia hanno ceduto il passo.

La Juve, le coppe e i conti alla mano

La situazione in casa Juve e in casa Milan

Le due società sono quindi attese a un rivolgimento, tra obiettivi nuovi da raggiungere e rose da rivedere nei reparti in cui i singoli hanno deluso. In casa Juventus ci sarà l’addio ai campioni del modo Di Maria e Paredes, che hanno reso molto al di sotto delle aspettative. Rabiot è in scadenza di contratto e non dovrebbe rimanere, a prescindere dal destino europeo. Tra i pali potrebbe salutare Szczesny, con la società decisa a puntare su Perin, sempre positivo quando chiamato in causa. Vlahovic è punto interrogativo, come lo è Milik: riscatto oppure no?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan su Arnautovic, flop De Ketelaere

Maldini ha chiesto in casa Milan investimenti per puntare sull’Europa, con l’idea di continuare sulla politica dei giovani di talento. In questa stagione risultati contrastanti: hanno deluso De Ketelaere (possibile prestito) e Vranckx (non verrà riscattato), bene Thiaw e Pobega. Si dovrà ragionare con Real Madrid su Brahim Diaz, mentre l’attacco sarà il reparto su cui intervenire con forza, visto l’addio a Ibrahimovic e la stagione negativa di Origi e Rebic. Giroud ha rinnovato, il prolungamento di Leao verrà annunciato in settimana. Arnautovic in uscita dal Bologna potrebbe essere l’eccezione alla politica dei giovani.

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TORINO – Comunque vada, sarà ricostruzione. In casa Juventus e in casa Milan. È questa l’indicazione data da una stagione in cui le due squadre non hanno portato a casa nessun trofeo, senza raggiungere nessuna finale. Certo, magari assume maggiore peso la semifinale in Champions League dei rossoneri (persa contro l’Inter) rispetto a quella bianconera in Europa League dei bianconeri (persa contro il Siviglia), ma né l’una né l’altra sono mai state realmente in corsa per lo scudetto, mentre in Coppa Italia hanno ceduto il passo.

La Juve, le coppe e i conti alla mano

La situazione in casa Juve e in casa Milan

Le due società sono quindi attese a un rivolgimento, tra obiettivi nuovi da raggiungere e rose da rivedere nei reparti in cui i singoli hanno deluso. In casa Juventus ci sarà l’addio ai campioni del modo Di Maria e Paredes, che hanno reso molto al di sotto delle aspettative. Rabiot è in scadenza di contratto e non dovrebbe rimanere, a prescindere dal destino europeo. Tra i pali potrebbe salutare Szczesny, con la società decisa a puntare su Perin, sempre positivo quando chiamato in causa. Vlahovic è punto interrogativo, come lo è Milik: riscatto oppure no?

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