Juve, il calcio è semplice: basta raccontarsi sempre la verità

Allegri si conferma e dalla società confermano la sua conferma: il futuro nel giro di una manciata di giorni

Se tutto è come dicono, assicurano e garantiscono, Massimiliano Allegri sarà l’allenatore della Juventus anche per la prossima stagione. È soprattutto una questione di soldi (effettivamente è difficile farlo passare per un matrimonio d’amore e passione, anche se è sincero il legame che il tecnico sente nei confronti del club). E la scelta non entusiasmerà la maggioranza della gente juventina che, con intensità e motivazioni diverse, trova un punto in comune nella critica a Max e nell’affibbiargli molte responsabilità per le ultime due stagioni, scialbe e senza trofei. I più onesti gli riconoscono anche la straordinaria capacità di gestire la squadra nelle fasi più drammatiche di questa stagione martoriata dalla giustizia, ma anche tra di loro c’è chi alza le mani e si consegna ai critici, quando si ricordano dell’uscita dalla Champions League nella fase a gironi, perdendo pure con il Maccabi Haifa.

Allegri si conferma alla Juve

Ma sono tutte chiacchiere. Per lo più inutili, perché se davvero è come la raccontano, nel giro di una manciata di giorni si conoscerà la verità. Nel frattempo, Allegri si conferma e dalla società confermano la sua conferma. Nel frattempo Allegri sbaglia qualche uscita e i tifosi lo bacchettano severamente per quel «ai tifosi non devo spiegare niente» suonato un po’ stonato in bocca a chi, quest’anno, sta a zero titoli e finirà a zero titoli. In realtà, inserita nel suo contesto, la frase del tecnico bianconero appare meno tranciante, ma lui stesso l’ha pronunciata, perfettamente consapevole dell’umore tifoso e di quanto può costargli la panchina della Juventus. D’altra parte, il rischio lo sta correndo anche la Juventus che lo conferma, altrettanto consapevole dei rischi.

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Rinascita Juve, la scommessa

Confermare Allegri significa scommettere la rinascita della Juventus sulla sua capacità di cambiare tutto quello che non ha funzionato nelle ultime due stagioni: dare un’identità tattica alla squadra, farla correre un po’ più forte, darle una maggiore intensità di gioco, farla vincere qualche partita in più. Il tutto sposando un progetto completamente differente e più sfidante sotto ogni punto di vista (la squadra non sarà più forte, nella migliore delle ipotesi sarà la stessa, più credibilmente leggermente più debole).  Se la Juventus vincesse questa scommessa, i suoi dirigenti si godrebbero un piccolo grande trionfo di soddisfazione, perché confermare un tecnico contro tutto e contro tutti, per poi raggiungere gli obiettivi prefissati, raddoppia il piacere e l’orgoglio. Se la Juventus perdesse questa scommessa, i danni arrecati potrebbero essere ingenti sia sotto il profilo economico che sotto quello dell’immagine. E sarebbe stata gettata al vento un’altra stagione.

Allegri guarda già al futuro

Fra coloro che stanno decidendo di confermare Allegri per la prossima stagione non c’è nessuno a cui sfuggono i rischi della scelta, che è conscia e ponderata. O, chissà, da ponderare ancora un pochino, se è vero che ci sarà un confronto nei prossimi giorni. Allegri, tuttavia, non si comporta da allenatore in attesa di segnali, ma da allenatore che programma già la prossima stagione. Una stagione nella quale dovrà riconquistare la squadra e i tifosi. Che la prima si sia un po’ scollata da lui e dal suo modo di interpretare il calcio è palese, che i secondi non ne possano più di soffrire ogni volta che la Juventus gioca è chiaro. Il primo passo per risolvere i problemi è individuarli e provare a risolverli. Se nel corso dell’estate Allegri saprà riassemblare una squadra che faccia la squadra con idee da squadra e il piglio da squadra, non avrà grosse difficoltà a riconquistare i giocatori e, a stretto giro, i tifosi. Il calcio, in fondo, è una cosa semplice.

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Se tutto è come dicono, assicurano e garantiscono, Massimiliano Allegri sarà l’allenatore della Juventus anche per la prossima stagione. È soprattutto una questione di soldi (effettivamente è difficile farlo passare per un matrimonio d’amore e passione, anche se è sincero il legame che il tecnico sente nei confronti del club). E la scelta non entusiasmerà la maggioranza della gente juventina che, con intensità e motivazioni diverse, trova un punto in comune nella critica a Max e nell’affibbiargli molte responsabilità per le ultime due stagioni, scialbe e senza trofei. I più onesti gli riconoscono anche la straordinaria capacità di gestire la squadra nelle fasi più drammatiche di questa stagione martoriata dalla giustizia, ma anche tra di loro c’è chi alza le mani e si consegna ai critici, quando si ricordano dell’uscita dalla Champions League nella fase a gironi, perdendo pure con il Maccabi Haifa.

Allegri si conferma alla Juve

Ma sono tutte chiacchiere. Per lo più inutili, perché se davvero è come la raccontano, nel giro di una manciata di giorni si conoscerà la verità. Nel frattempo, Allegri si conferma e dalla società confermano la sua conferma. Nel frattempo Allegri sbaglia qualche uscita e i tifosi lo bacchettano severamente per quel «ai tifosi non devo spiegare niente» suonato un po’ stonato in bocca a chi, quest’anno, sta a zero titoli e finirà a zero titoli. In realtà, inserita nel suo contesto, la frase del tecnico bianconero appare meno tranciante, ma lui stesso l’ha pronunciata, perfettamente consapevole dell’umore tifoso e di quanto può costargli la panchina della Juventus. D’altra parte, il rischio lo sta correndo anche la Juventus che lo conferma, altrettanto consapevole dei rischi.

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