Giuntoli-Juve, che succede ora
Tutto questo riassestamento dell’area tecnica del Napoli dovrebbe preludere, nella logica, appunto all’addio di Giuntoli. La domanda, però, è sempre la stessa: concesso che il “se” non sia ormai più il problema, resta, grosso così, il nodo del “quando”. Le ultime indiscrezioni che filtrano dagli ambienti vicini al Napoli raccontano di un De Laurentiis ammorbidito, rasserenato dopo la conclusione della “vicenda-allenatore” e dunque bendisposto a concedere il via libera. Ma, ovviamente, con i suoi tempi e non è detto che siano brevi come si aspetta lo stesso Giuntoli. Che, da parte sua, evita accuratamente di pressare, di insistere, di avviare iniziative che potrebbero sortire l’effetto contrario di quello sperato irrigidendo ancora le posizioni.
Giuntoli-Juve, cosa serve
Servono pazienza e cautela, oltre ovviamente alla disponibilità di lasciare sul tavolo un congruo riconoscimento - bonus, ma anche parte dell’ingaggio che supera il milione di euro - per mostrare disponibilità e buona volontà. E, comunque, è pressoché certo che si arriverà a ridosso degli ultimi giorni di giugno, chissà se in tempo per depositare la rescissione del contratto e iniziare dal primo luglio la nuova avventura bianconera in piena operatività. Dalle parti della Continassa, intanto, il lavoro sul mercato continua a pieno ritmo e, anzi, l’attuale ds Giovanni Manna viaggia spedito verso il rinnovo fino al 2025. Con lui, il ritorno di Claudio Chiellini e la permanenza di Matteo Tognozzi (ci sono sirene sampdoriane all’orizzonte), non è nemmeno da escludere che lo sbarco di Giuntoli sul pianeta Juve avvenga in solitario e senza collaboratori al seguito. Ma non è il momento di sottilizzare.