TORINO - Raccontano che la prima telefonata di Cristiano Giuntoli, dopo la rescissione del contratto con il Napoli, sia partita in direzione Sardegna per stabilire il contatto personale con Massimiliano Allegri dopo quelli trasversali dei, convulsi, giorni passati. E riferiscono che il tecnico abbia apprezzato assai la “sensibilità istituzionale” del dirigente che ha voluto subito presentarsi e spiegare la volontà di condivisione e collaborazione del progetto tecnico.
Una mossa, quella di Giuntoli, intelligente non tanto perché sussistessero problemi personali tra i due, quanto per la dinamica interna alla stessa Juve che ha portato alla scelta del dt, meglio disinnescare subito i rischi di equivoci e incomprensioni: «Mister, sono qui per lavorare con te e per sostenerti». Oltre alle competenze trasversali, il nuovo dt libererà l’allenatore dalla gestione dei problemi esterni (Allegri, insomma, non sarà più l’unico front-line pubblico del club, una “esclusività” di cui si è lamentato e che lo ha logorato psicologicamente) e lo coadiuverà nei rapporti all’interno del gruppo di lavoro esteso, non solo quello della squadra.