Pogba e la nuova Juve
Alla Continassa, dove è arrivato il 3 luglio con una settimana di anticipo sul raduno, e al J Medical, dove tra la scorsa settimana e ieri ha sostenuto visite e test, non ha ricevuto il bagno di folla di quando tornò un anno fa dopo sei stagioni a Manchester, facendo sognare tutto il mondo bianconero, ma è stato comunque acclamato ogni volta che è apparso. Compreso ieri, quando dopo aver terminato le visite e prima di tornare alla Continassa dove si è allenato assieme ai compagni, si è fermato per esaudire le richieste di selfi e e autografi. Un Pogba pienamente calato nella realtà bianconera, testimonial della nuova seconda maglia, determinato a dare tutto quanto ci si attendeva da lui un anno fa: tanto che per riuscirci, oltre ad anticipare i compagni alla Continassa, ha lavorato con un preparatore personale a Miami per tutta la durata delle vacanze.
Pogba, la Francia e gli Europei sullo sfondo
Pogba al centro della nuova Juve, quindi? Qui entra in gioco il dogma citato all’inizio. La Saudi Pro League non si è arresa al no di Pogba alle avances da 100 milioni in tre anni ed è pronta a rilanciare: intanto, approfittando del blitz del bianconero a Gedda tra sabato e domenica, per motivi personali e religiosi e con permesso della Juventus, i dirigenti del Al Ittihad e quelli dell’Al Ahli lo hanno invitato a vedere le loro strutture, mentre le nuove stelle dell’Al Ittihad, i suoi connazionali Benzema e Kanté, gli strizzano l’occhio. Dall’entourage del Polpo, da ambienti bianconeri e anche dalla Francia, filtra l’immagine di un Pogba deciso a continuare nella sua seconda avventura bianconera: per tornare grande assieme alla Juve, come era deciso a fare un anno fa, per riscattare la scorsa deludente stagione e, spiegava ieri l’Equipe, anche per riprendersi un posto da protagonista anche nella Francia che in estate giocherà l’Europeo, dopo aver dovuto saltare per il citato infortunio il Mondiale dell’anno scorso.
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