Giuntoli, nuovo corso mercato Juve: conti in ordine, disciplina e qualità

Il club bianconero, le strategie e il futuro: la gestione interna ed esterna del nuovo dirigente

Un Ferragosto anomalo come pochi altri mai, quello che si consuma in casa Juventus tra il mercato e l’approccio all’imminente campionato. Un Ferragosto durante il quale si mettono in fila le cessioni, i risparmi e la bonifica della rosa e non le figurine dei nuovi arrivi. Messaggi virtuosi che vengono percepita in maniera altrettanto virtuosa dalla stragrande maggioranza dei tifosi, ormai più avvezzi a far di conto e a occuparsi di bilancio che a godersi dribbling e gol da fuori (tranquilli: poi arriveranno anche le polemiche arbitrali, a scatenare le dispute).

Fatale, direte, viste le premesse, ma non scontato perché la bulimia da calciomercato è una delle sindromi più pervasive che si conoscano. Solo che a ‘sto giro la gente juventina sa, eccome se lo sa, che c’è da attraversare un deserto di purificazione al netto delle questioni giudiziarie. C’è da rimettere in linea di galleggiamento un vascello che aveva a bordo troppi contratti pesanti e inutili, troppi pleonasmi tecnici, troppa confusione ambientale nei ruoli di comando e nello spogliatoio. E la navigazione, come si è ben visto negli ultimi due anni, ne soffriva assai.

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