I problemi economici e l'assemblea di ottobre
Restano, tuttavia, i problemi economici in cui si barcamena la società che, privata dei ricavi della Champions League, deve fronteggiare un monte ingaggi da 130 milioni e pesanti ammortamenti, oltre alla scadenza, nel 2024, di un bond da 170 milioni, probabilmente da rifinanziare. Uno scenario che può prevedere un aumento di capitale o, in alternativa, l’ingresso di un nuovo socio di minoranza con denaro fresco. La caratteristica del pacchetto azionario in mano a Exor, peraltro, consentirebbe di controllare il club anche senza avere la maggioranza assoluta e sull’ipotesi di un nuovo socio sono state avanzate varie ipotesi, per lo più americane e arabe, ma siamo a livello di congettura giornalistica senza riscontri concreti e, al momento, anche smentita da Exor.
La situazione verrà esaminata a ottobre, in prossimità dell’assemblea dei soci, quando gli eventuali nuovi scenari verranno illustrati dal presidente Ferrero e dal nuovo gruppo dirigente. Fino ad allora l’unica certezza è quella del comunicato di ieri mattina con il quale John Elkann ribadisce che non ha intenzione di interrompere la storia fra la sua famiglia e la Juventus a cento anni dal suo inizio, che verrà celebrato dallo stesso Elkann nelle prossime settimane con una serie di inziative.
