La Juve, il pallone rosso arancio e quella firma di Boniek

Il polacco e il simbolo della Supercoppa vinta contro il Liverpool sotto la nevicata del secolo
La Juve, il pallone rosso arancio e quella firma di Boniek

TORINO - 16/01/1985: una data scolpita nella memoria di ogni tifoso della Juventus che, all' epoca, seguiva le imprese della squadra bianconera di Platini, Zoff, Tardelli e Scirea. Nella gara secca, valida per la Supercoppa Europea, la Juventus affrontava e batteva per due reti a zero il Liverpool di Ian Rush, in un Comunale di Torino completamente imbiancato dalla "nevicata del secolo" . Se non ci fosse stato l'impegno di alcuni volenterosi tifosi, spalatori improvvisati, la gara non si sarebbe potuta disputare. Per l'occasione, l' allora presidente Boniperti ordinò alla Valsport (fornitore ufficiale) una sfera arancione, quasi fosforescente, che potesse spiccare sul prato bianco e verde. Dopo quasi 40 anni, Aldo Rossi Merighi e Sabrina Trombetti, promotori della mostra Un Secolo d'Azzurro, la più grande esposizione itinerante d'Italia sulla nostra Nazionale di calcio hanno consegnato, a Roma, a Zibì Boniek, autentico eroe della serata con una doppietta, il pallone della partita per una firma che ha il sapore della storia.

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