Se la Juventus vuole convincere i suoi tifosi più ottimisti che il suo obiettivo finale non può che essere il quarto posto, ieri ha fatto un grande passo avanti. Perché hanno provato la tanto malinconica quanto forte sensazione di dover essere contenti per uno zero a zero a Bergamo, non privo di palpitante sofferenza nel finale. Resta il dubbio sul perché la rosa più pagata della Serie A, allenatore compreso, debba godere accontentandosi e non coltivare qualcosa di meglio, non solo a livello di ambizioni.
Ma quel dubbio, a questo punto della stagione, è meglio tenerlo a bada, onde evitare il rischio di avvitarsi intorno al sempre più monotono dibattito su Allegri, rimbalzando come una pallina fra le due agguerrite fazioni. Tanto ha ragione, anzi ragionissima, proprio Allegri quando dice che i "conti si faranno ad aprile", ovvero quando saremo in grado di pesare il punto di ieri, valutandone la preziosità. E, a quel punto, il dibattito di cui sopra avrà un contesto molto più solido e definito nel quale prendere corpo.
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