Juve, i numeri uno di tutti i numeri 1: la top ten dei portieri della storia

I dieci estremi difensori bianconeri più forti: una classifica con almeno tre fenomeni e tanti campioni, perché il ruolo è sempre stato ben coperto

Raramente il portiere è stato un problema nella storia della Juventus, molto più spesso è stata una soluzione ai problemi. Nel ruolo ci sono almeno tre fenomeni (Buffon, Zoff e Peruzzi ) che è difficile mettere in ordine e alcuni che hanno scritto la storia come Combi o Tacconi.

10) Giuseppe Vavassori

Duelleva con Mattrel nella seconda metà degli Anni 50, portiere completo, senza pecche e senza picchi, ma sicuro e sempre pronto.

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9) Lucidio Sentimenti

Il più famoso di una famiglia di calciatori (per cui viene identificato dagli almanacchisti come Sentimenti IV), “Cochi” gioca dal 1942 al 1949: muscolatura potente, precursore della preparazione atletico, innovativo (le sue uscite con le gambe in avanti non si erano mai viste) e perfino goleador, perché utilizzato come ala destra in seguito a una frattura delle dita segnò 4 gol su azione e, in seguito, molti su rigori.

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8) Giovanni Viola

Sobrio, poco spettacolare e quindi spesso fuori dalle cronache. Alla Juventus dal 1949 al 1958, attraversa due epoche, quella della presidenza di Gianni Agnelli e quella della presidenza di Umberto Agnelli: vince lo scudetto con l’uno e con l’altro, con uno stile asciutto, precursore di quello di Zoff: senso della posizione e sicurezza totale.

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7) Carlo Mattrel

Caminiti scriveva di lui: «Calmo come un veterano e agile come un cherubino». Con l’elegantissima maglia bianca e lo scollo a V sottolineato dalle bande nere, Mattrel aveva un senso della posizione naturale e una calma totale nell’interpretazione del ruolo. Alla Juventus dal 1957 al 1961, poi dal 1962 al 1965, era preciso e maniacale nella preparazione, studiava gli avversari e raramente si faceva sorprendere

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6) Roberto Anzolin

«Anzolin come Yashin», avevano titolato dopo la partita del Bernabeu nel 1962: per la prima volta il Real Madrid veniva battuto in Coppa Campioni nel suo stadio. C’era riuscita la Juventus di Charles, Sivori e... Anzolin. Nove anni alla Juventus, soprannominato “Zanzara” per il suo fisico esile, era agile fra i pali e coraggiosissimo nelle uscite basse.

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5) Gianpiero Combi

Lo chiamavano “fusetta”, ovvero petardo, perché sapeva esplodere balzi stupefacenti con cui arrivava ovunque nello specchio della porta, nonostante i 171 centimetri che non sono esattamente un’altezza da portiere. Sempre alla Juventus (5 scudetti) e campione del mondo con l’Italia nel 1934.

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4) Stefano Tacconi

Volare da un palo all’altro con l’eredità di Zoff sulle spalle non è semplice, ma Tacconi è sempre stato sufficientemente sbruffone per far finta di nulla. Non sempre impeccabile, ma spesso risolutivo come, per esempio, nei rigori di Tokyo.

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3) Angelo Peruzzi

La reattività e l’esplosività sull’enciclopedia del calcio hanno la sua fotografia. Capace di interventi che per le leggi della fisica non erano possibili, ma lui la fisica non l’aveva studiata e quindi ci riusciva lo stesso. Altro numero uno che regalava sicurezza totale alla squadra.

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2) Dino Zoff

Un monumento. Per la sobrietà della sua tecnica e della sua persona. Portiere ieratico, senso della posizione superlativo, nessuna concessione allo spettacolo: le sue erano parate asciutte e quasi sempre risolutive. E la sensazione di sicurezza che regalava ai compagni era il principale punto di forza delle difese bianconere in cui ha militato.

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1) Gianluigi Buffon

Il titolo di più forte di tutti i tempi se lo è conquistato perché il suo regno è durato quasi vent’anni, dominando su almeno quattro generazioni di colleghi che si sono alternati mentre lui rimaneva lì, fra i pali, sostanzialmente insuperabile. Tecnicamente ineccepibile e anche capitano carismatico.

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Raramente il portiere è stato un problema nella storia della Juventus, molto più spesso è stata una soluzione ai problemi. Nel ruolo ci sono almeno tre fenomeni (Buffon, Zoff e Peruzzi ) che è difficile mettere in ordine e alcuni che hanno scritto la storia come Combi o Tacconi.

10) Giuseppe Vavassori

Duelleva con Mattrel nella seconda metà degli Anni 50, portiere completo, senza pecche e senza picchi, ma sicuro e sempre pronto.

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