Juve, Huijsen l'ha dimostrato: l'Operazione Next Gen è un successone

Il debutto in Serie A del diciottenne premia ancora una volta di più l'investimento deciso cinque anni fa: oggi sono in sette ad aver fatto il grande salto con Allegri
Juve, Huijsen l'ha dimostrato: l'Operazione Next Gen è un successone© Juventus FC via Getty Images

"Persino Jordi Cruyff, quando era ancora un dirigente blaugrana, si era mosso in prima persona per arrivare a Huijsen. Noi però abbiamo preferito la Juventus al Barcellona e al Bayern per due motivi. Il primo riguarda la chiarezza del club bianconero: impressionante, hanno agito con un'accuratezza chirurgica, individuando il tipo di carriera che avrebbe potuto fare il giocatore. Avevano in mente tutto per Dean, passo dopo passo. E poi, il ragazzo voleva confrontarsi con il campionato italiano, ideale per far crescere un difensore tecnicamente e tatticamente: la Serie A è un master per i difensori". Sono illuminanti le dichiarazioni rilasciate stamane a Tuttosport da Alex Santisteban, l'agente di Huijsen, classe 2005, che ha debuttato a San Siro contro il Milan con la sicurezza di un veterano. Come primo intervento Dean ha anticipato Leao, decisamente non male quale biglietto da visita.

Il successo della Next Gen

L'esordio del giovanissimo olandese ha riacceso i riflettori sulla Next Gen, la seconda squadra juventina, una volta di più investimento di grande successo. Attualmente, sono sette i giocatori che hanno fatto il grande salto con Allegri e figurano nell'organico titolare, compreso Fagioli il quale ha cominciato a scontare la squalifica di sette mesi inflittagli per la vicenda scommesse. Gli altri si chiamano Huijsen, Miretti, Iling Junior, Nicolussi Caviglia, Yildiz e Nonge. Huijsen, il cui cartellino all'epoca costò 200 mila euro versati al Malaga club con il quale era in scadenza di contratto, ha alle spalle 40 partite e 10 gol fra Under 19 e Next Gen: un percorso di formazione costantemente sviluppato sotto gli occhi di Allegri, con il quale, ha sottolineato Santisteban, "il rapporto è ottimo, molto professionale. Il mister lo guida su tutto. Cerca di spronarlo a crescere, a migliorare giorno dopo giorno".

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Seconda squadra, quali sono i benefici

Ecco, qui sta la chiave di volta per comprendere i vantaggi della seconda squadra: i talenti lavorano alla Continassa, si allenano, sudano fianco a fianco della prima squadra, sotto lo sguardo costante dell'allenatore e del suo staff che, ovviamente, non potrebbero farlo se i ragazzi fossero in prestito altrove. Il campionato di Serie C fa il resto, con la sua carica agonistica e la forte competitività che permettono di sfruttare preziose opportunità a chi voglia mettersi in mostra. Per la felicità di Giuntoli e delle strategie di mercato legate alla valorizzazione dei giocatori cresciuti in casa. Il circolo è virtuoso, Huijsen può confermare.

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"Persino Jordi Cruyff, quando era ancora un dirigente blaugrana, si era mosso in prima persona per arrivare a Huijsen. Noi però abbiamo preferito la Juventus al Barcellona e al Bayern per due motivi. Il primo riguarda la chiarezza del club bianconero: impressionante, hanno agito con un'accuratezza chirurgica, individuando il tipo di carriera che avrebbe potuto fare il giocatore. Avevano in mente tutto per Dean, passo dopo passo. E poi, il ragazzo voleva confrontarsi con il campionato italiano, ideale per far crescere un difensore tecnicamente e tatticamente: la Serie A è un master per i difensori". Sono illuminanti le dichiarazioni rilasciate stamane a Tuttosport da Alex Santisteban, l'agente di Huijsen, classe 2005, che ha debuttato a San Siro contro il Milan con la sicurezza di un veterano. Come primo intervento Dean ha anticipato Leao, decisamente non male quale biglietto da visita.

Il successo della Next Gen

L'esordio del giovanissimo olandese ha riacceso i riflettori sulla Next Gen, la seconda squadra juventina, una volta di più investimento di grande successo. Attualmente, sono sette i giocatori che hanno fatto il grande salto con Allegri e figurano nell'organico titolare, compreso Fagioli il quale ha cominciato a scontare la squalifica di sette mesi inflittagli per la vicenda scommesse. Gli altri si chiamano Huijsen, Miretti, Iling Junior, Nicolussi Caviglia, Yildiz e Nonge. Huijsen, il cui cartellino all'epoca costò 200 mila euro versati al Malaga club con il quale era in scadenza di contratto, ha alle spalle 40 partite e 10 gol fra Under 19 e Next Gen: un percorso di formazione costantemente sviluppato sotto gli occhi di Allegri, con il quale, ha sottolineato Santisteban, "il rapporto è ottimo, molto professionale. Il mister lo guida su tutto. Cerca di spronarlo a crescere, a migliorare giorno dopo giorno".

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