TORINO - C’erano Cristiano Giuntoli, Giovanni Manna e l’agente di uno dei più importanti giocatori della Juventus. Si fermano più o meno qui, però, gli aspetti in comune tra l’incontro che il dt e il ds bianconeri hanno avuto a Milano giovedì con Fali Ramadani, procuratore di Federico Chiesa, e quello di ieri alla Continassa con Véronique Rabiot, che cura gli interessi di suo figlio Adrien. O meglio, in comune c’è anche il fatto che la società bianconera vorrebbe prolungare il contratto di entrambi ed entrambi gradiscono la prospettiva. Se però quello di due giorni fa a Palazzo Parigi con Ramadani è stato un appuntamento di mercato in piena regola, durante il quale sono state poste le basi della trattativa che salvo sorprese porterà al rinnovo di Chiesa, quella di ieri con madame Rabiot è stata una chiacchierata informale nel corso di una visita di cortesia.
Visita alla Continassa
La madre del centrocampista, d’altra parte, vivendo a Torino e curando unicamente gli interessi del figlio nella doppia veste di genitore e agente, alla Continassa si vede spesso e altrettanto spesso le capita di incontrare i dirigenti bianconeri. I rapporti con Giovanni Manna sono ottimi da quando l’anno scorso il ds era stato promosso dalla Next Gen alla prima squadra, tanto che il 27 giugno era stato lui a chiudere il clamoroso rinnovo annuale del francese, a tre giorni dalla scadenza del contratto. E ottimi sono diventati subito anche i rapporti con Cristiano Giuntoli. Proprio questi rapporti e le chiacchierate come quella di ieri, pur non costituendo la trattativa vera e propria, rappresentano però la base su cui costruirla. Una costruzione che la dirigenza bianconera vorrebbe portare a termine presto, evitando la chiusura sul filo di lana di pochi mesi fa, dovuta alle vicissitudini che avevano stravolto la società. Una costruzione che però richiederà un po’ di tempo: anche per capire, da entrambe le parti, se la Juve la prossima stagione tornerà in Champions, fattore che potrebbe essere decisivo sia dal punto di vista economico che da quello tecnico.
Juve, obiettivo Champions
La strada per quell’obiettivo passa intanto dalla partita di stasera contro il Verona, in cui proprio Rabiot guiderà la Juve da capitano per la seconda volta, dopo il debutto fascia al braccio di San Siro. Fascia che certifica come il francese sia ormai un pilastro bianconero anche dal punto di vista della leadership oltre che per il rendimento, lievitato sotto la gestione Allegri fino al record di gol della passata stagione. Un altro fattore, il feeling col tecnico, che può aiutare a far sì che Giuntoli, Manna e Véronique Rabiot si lascino sorridenti come ieri anche dopo gli appuntamenti formali che verranno.