Un calvario che si somma a quello già passato tra il 2022 e la prima parte del 2023 a causa dell’infortunio al ginocchio che di fatto ha impedito all’ex United di tornare sui suoi livelli nella sua seconda avventura. Il capolinea è arrivato con la sospensione per doping, in attesa della stangata che, come dice Deschamps, potrà essere più o meno lunga, ma che molto difficilmente potrà essere inferiore ai due anni di squalifica. Ma poi ci sarà il braccio di ferro che potrebbe arrivare fino al Tas di Losanna, con in mezzo vari passaggi: nel frattempo Pogba gravita tra Torino, nella casa in affitto che era stata quella di Cristiano Ronaldo, e Miami, che è il quartier generale della moglie.
La vicinanza dei compagni
La vicinanza dei colleghi non è mai mancata in questi due mesi da incubo: detto dei contatti telefonici con Deschamps, Pogba si sente spesso con diversi compagni su WhatsApp e anche con qualche ex compagno, e ogni tanto qualcuno, in via informale e a titolo personale, lo va a trovare. Con la Juventus, inteso come club, non possono esserci contatti ufficiali: una volta sospeso il pagamento dello stipendio e in attesa di conoscere l’entità della squalifica, la dirigenza è piuttosto occupata nel trovare una soluzione alla grave lacuna tecnica lasciata da Pogba, resa ancora più pesante dalla contemporanea squalifica di Fagioli per l’ormai noto caso legato alle scommesse.