TORINO - Se si giocasse domani sera Juventus-Inter Massimiliano Allegri avrebbe a disposizione quattordici giocatori (portieri esclusi), e alcuni di loro, vedi Kean e Cambiaso, non sarebbero neppure al massimo della forma. Il tecnico probabilmente se la caverebbe con la sua ironia, “il 14 porta bene”, ma intanto ringrazia che al Derby d’Italia, che coincide anche con lo scontro al vertice, mancano ancora nove giorni con la speranza di recuperarne altri nell’arco di una settimana. Per la Juventus l’emergenza a centrocampo continua. Dopo Locatelli un altro bianconero ha infatti lasciato il ritiro della Nazionale: ieri mattina Fabio Miretti è partito da Milano Marittima per rientrare alla Continassa dove ha già iniziato le terapie specifiche per curarsi dalla lombalgia, lo stesso fastidio che aveva accusato sabato nel riscaldamento prima della sfida di campionato col Cagliari, ma aveva stretto i denti ed era rimasto in campo un’ora. Adesso invece salterà le partite con l’Under 21 contro San Marino e Irlanda, ma i medici appaiono abbastanza ottimisti che possa recuperare in tempo utile per esserci la prossima domenica contro l’Inter.
Juve, la situazione a centrocampo
Il ko di Miretti va ad aggiungersi a quello di Manuel Locatelli, che lunedì era stato costretto a rinunciare alla Nazionale a causa della frattura della decima costola della gabbia toracica. Il regista avverte ancora dolore, che persino peggiora quando respira profondamente o quando si piega. Anche lui continua con le terapie con le quali migliorare la formazione del callo osseo e ridurre così il dolore: per lui la decisione verrà presa soltanto all’ultimo. Con Pogba e Fagioli fuori, Miretti e Locatelli in infermeria, gli unici centrocampisti di ruolo a disposizione di Massimiliano Allegri sono Adrien Rabiot, che contro i nerazzurri rientrerà dalla squalifica, Weston McKennie e Hans Nicolussi Caviglia, fresco di debutto stagionale con il Cagliari.