Una Juve che retrocede? L'idea fa paura. La crisi Next Gen chiama il mercato

Penultima in campionato, la squadra di Brambilla ha perso anche contro la Fermana fanalino di coda del girone B di Serie C. Le parole di Manna e cosa può succedere a gennaio

Se prima le sirene si sentivano in lontananza, ora urlano a tutto volume: la Juve Next Gen è in piena crisi e la sconfitta sul campo della Fermana, fanalino di coda del girone B di Serie C, è il punto più basso di tutta la stagione. La squadra di Brambilla spreca tanto nel primo tempo e poi perde 2-1: sbloccano i bianconeri con Guerra ma viene rimontata e resta ferma al penultimo posto, sprecando così una grande chance per allontanarsi dalla zona playout in attesa del recupero con l'Entella. Una sconfitta pesante per la seconda squadra bianconera, a maggior ragione se si considera che la formazione marchigiana non vinceva in campionato dal 9 settembre. Il rischio retrocessione, con tutto quello che significherebbe per il progetto, ora spaventa davvero.

Il progetto Next Gen: talenti da valorizzare, ma...

Dopo la vittoria con l'Arezzo dello scorso 25 novembre sono arrivate tre sconfitte (Cesena, Lucchese e Fermana, appunto) e un pari (contro il Pineto) in campionato e l'eliminazione dalla Coppa Italia. La zona salvezza non è così lontana, però le perplessità riguardano anche l'aspetto tecnico: ogni anno la squadra si deve reinventare, in un continuo via vai anche durante la stagione, nella quotidianità della settimana.

L’obiettivo primario della seconda squadra non è raggiungere un preciso obiettivo di classifica, ma bisogna restare tra i professionisti per valorizzare i gioiellini in vetrina e prepararli per il salto in prima squadra. È successo tante volte in questi anni, ma senza andare tanto lontano si può prendere come esempio la passata stagione, quando c’erano i vari Iling Jr, Barbieri (ora al Pisa in Serie B), Soulé e Barrenechea (in prestito al Frosinone ma già inseriti stabilmente nel gruppo di Allegri). Quest’anno la continuità di risultati non è ancora stata trovata, complice anche un cambio di girone che ha alzato il livello di difficoltà, e chi potrebbe fare la differenza - come Yildiz - ogni tanto scende in Serie C, ma è stato ormai nei ranghi della prima squadra in via ufficiale. Per questo Manna ha parlato chiaramente...

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Next Gen, le parole di Manna sulle seconde squadre

Lunedì scorso il direttore sportivo della Juventus, Giovanni Manna, in occasione della premiazione per miglior dirigente piemontese organizzata dall'Ussi, si è soffermato anche sul tema delle seconde squadre. Queste le sue parole: "Fortunatamente non siamo più soli, anche l'Atalanta ha intrapreso la stessa strada e mi auguro ne arriveranno altre. In Europa i club hanno le seconde squadre, dalle quali si può trarre beneficio, e credo possa essere utile anche in ottica nazionale". La Juventus, in tal senso, ha avuto un ruolo da precursore in Italia, con la Next Gen che sta portando i suoi frutti anche nella rosa dei grandi.

Manna sul mercato di gennaio

Le parole di Manna sul momento della Next Gen e sul rischio retrocessione: "Se si retrocedesse sarebbe un fallimento, perché non sarebbe più professionismo. Servirà restare nella categoria, siamo tranquilli il giusto. Con i ragazzi è un'altalena, ogni percorso comprende errori. Abbiamo calciatori del 2005 che sono in prima squadra, e che dunque vengono tolti all'U23. Una ventina di giorni fa Yildiz ha segnato con la Turchia contro la Germania. Bisogna essere tranquilli, ma probabilmente qualcosa sul mercato faremo. Avere giocatori che dalla seconda squadra arrivano alla prima non è soltanto un obiettivo sportivo, ma anche finanziario. Ricordiamoci dei 12 ragazzi che stanno giocando in Serie A, altri in B: non tutti riescono ad arrivare alla prima squadra della Juve perché è un target importante. Quest'anno, però, in 3 hanno raggiunto la rosa dei grandi, il che ci rende soddisfatti. Dobbiamo stare tranquilli ma probabilmente faremo qualcosa sul mercato".

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Fermana-Juve Next Gen, le pagelle

Daffara 5.5
Un paio di uscite imprecise nella ripresa, nonostante la bella parata su Misuraca il voto è sotto la sufficienza.

Savona 4.5
Soffre tantissimo gli attaccanti avversari come tutto il reparto, l'ammonizione rimediata nel primo tempo non lo aiuta.

Stivanello 5
Deve sostituire l'esperto Poli ma commette diverse sbavature. Nel finale perde le distanze dagli attaccanti avversari e concede troppi spazi.

Muharemovic 4.5
Una delle sue peggiori partite in bianconero. Finisce nervoso una gara dove niente gira per il verso giusto.

Mulazzi 5.5
Corre tanto sull'out destro, oltre a qualche cross pericoloso però non dà una mano ai compagni nella fase difensiva.
Iocolano (dal 47' st) n.g.: Torna in campo nove mesi dopo l'infortunio al ginocchio.

Palumbo 5.5
Non cambia passo, gestisce il pallone e lo fa senza errori ma nel complesso potrebbe fare molto di più.
Salifou (dal 21' st) 5.5: entra nel momento peggiore dei bianconeri con la Fermana tutta in avanti.

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Fermana-Juve Next Gen, voti e giudizi

Damiani 5
Partita negativa per lui. Fallisce un altro test e quando entra Giandonato non vince più un contrasto.

Turicchia 5.5
Sfiora il gol nel primo tempo, ma dalla sua parte Eleuteri lo salta spesso e volentieri.
Hasa (dal 47' st) n.g.: Una nota positiva il suo ritorno in campo dopo l'infortunio.

Anghelé 5
L'occasione nel primo tempo grida ancora vendetta, partita da dimenticare la sua.

Comenencia 5.5
Tanto fumo e poca sostanza, sfortunato nel colpire la traversa nel finale.

Cerri 5.5
Si vede poco, spesso impacciato e si fa anticipare dai difensori avversari. Mezzo voto in più per l'assist a Guerra.
Mancini (dal 31' st) n.g.: entra nell'ultimo quarto d'ora di partita, troppo poco per incidere.

Guerra 5
Croce e delizia. Avulso dal gioco nella prima frazione, nel finale viene espulso lasciando i suoi in dieci negli ultimi minuti. Sua è l'inzuccata del momentaneo vantaggio bianconero.

Brambilla 4
Ancora una volta la sua squadra trova il vantaggio e poi lascia spazio agli avversari. Subisce la rimonta e trova l'ennesima sconfitta della stagione. Attende rinforzi ma non si vede la strada giusta.

 

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Se prima le sirene si sentivano in lontananza, ora urlano a tutto volume: la Juve Next Gen è in piena crisi e la sconfitta sul campo della Fermana, fanalino di coda del girone B di Serie C, è il punto più basso di tutta la stagione. La squadra di Brambilla spreca tanto nel primo tempo e poi perde 2-1: sbloccano i bianconeri con Guerra ma viene rimontata e resta ferma al penultimo posto, sprecando così una grande chance per allontanarsi dalla zona playout in attesa del recupero con l'Entella. Una sconfitta pesante per la seconda squadra bianconera, a maggior ragione se si considera che la formazione marchigiana non vinceva in campionato dal 9 settembre. Il rischio retrocessione, con tutto quello che significherebbe per il progetto, ora spaventa davvero.

Il progetto Next Gen: talenti da valorizzare, ma...

Dopo la vittoria con l'Arezzo dello scorso 25 novembre sono arrivate tre sconfitte (Cesena, Lucchese e Fermana, appunto) e un pari (contro il Pineto) in campionato e l'eliminazione dalla Coppa Italia. La zona salvezza non è così lontana, però le perplessità riguardano anche l'aspetto tecnico: ogni anno la squadra si deve reinventare, in un continuo via vai anche durante la stagione, nella quotidianità della settimana.

L’obiettivo primario della seconda squadra non è raggiungere un preciso obiettivo di classifica, ma bisogna restare tra i professionisti per valorizzare i gioiellini in vetrina e prepararli per il salto in prima squadra. È successo tante volte in questi anni, ma senza andare tanto lontano si può prendere come esempio la passata stagione, quando c’erano i vari Iling Jr, Barbieri (ora al Pisa in Serie B), Soulé e Barrenechea (in prestito al Frosinone ma già inseriti stabilmente nel gruppo di Allegri). Quest’anno la continuità di risultati non è ancora stata trovata, complice anche un cambio di girone che ha alzato il livello di difficoltà, e chi potrebbe fare la differenza - come Yildiz - ogni tanto scende in Serie C, ma è stato ormai nei ranghi della prima squadra in via ufficiale. Per questo Manna ha parlato chiaramente...

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