Pogba, la Juventus e gli allenamenti da solo
C’è stata ogni tanto qualche apparizione pubblica, come per un Gran Premio del Bahrain di Formula 1 e il Capodanno ad Abu Dhabi, oltre a qualche viaggio a Miami: ora è ritornato a Torino, nella casa che fu di Cristiano Ronaldo. E in attesa delle prossime mosse Paul è rimasto, ovviamente, molto legato all’ambiente bianconero: si sente un calciatore della Juventus e combatterà per rientrare il prima possibile e tornare a fare ciò che gli riesce meglio, giocare a calcio. Quello che in pratica non riesce a fare da quasi due anni tra infortuni, scelte sbagliate e la sospensione per doping, ultima vicenda di un biennio nero per il centrocampista francese. Che ha diviso l’opinione pubblica bianconera, tra i nostalgici e chi invece guarda avanti.
Ha dovuto guardare avanti la Juventus, per forza: la squadra di Allegri ha trovato ritmo e fiducia anche con un’assenza così pesante, che si somma a quella di Fagioli. Ma se il giovane prodotto del vivaio bianconero è rimasto nel gruppo in pianta stabile continuando ad allenarsi, il Polpo - che non prende lo stipendio, se non il minimo sindacale garantito - ha dovuto lavorare da solo, nella sua palestra e con i suoi preparatori. Ma è rimasto in contatto con lo spogliatoio e si sente spesso con alcuni compagni.