Semaforo rosso, come il cartellino mostrato dopo un quarto d’ora dall’arbitro Marinelli a un ingenuo Milik. In 10 per quasi tutta la partita, priva di Rabiot, Chiesa, Kean e con Danilo lasciato in panchina per preservarlo da un giallo che gli farebbe saltare la sfida con l’Inter, la Juventus si ferma al pareggio contro l’Empoli. Un punto guadagnato per una notte sui nerazzurri, che però a Firenze avranno l’occasione di riportarsi a +1 e con una partita in meno: prologo ideale, per i nerazzurri, al derby d’Italia del 4 febbraio a San Siro. Un derby d’Italia a cui però si presenterà una Juventus che, anche nella giornata storta, ha confermato carattere e solidità.
Le scelte: dentro Milik fuori Yildiz
Come anticipato alla vigilia, Allegri ha tenuto in panchina il diffidato Danilo, sostituito da Alex Sandro, mentre in attacco ha schierato a sorpresa Milik accanto a Vlahovic. Mossa forse psicologica, per far rifiatare un po’ mentalmente Yildiz dopo quattro partite di fila da titolare (e sei delle ultime sette) e sicuramente tattica. Contro un Empoli atteso coperto e pronto a ripartire, come nella vittoria per 3-0 sul Monza al debutto di Nicola in panchina (28% di possesso palla e baricentro medio a 44 metri), il tecnico bianconero aveva preferito puntare sul doppio centravanti per sfruttare al massimo gioco aereo e fisicità nei duelli. Punti di forza anche di Alberto Cerri, l’appiglio a cui l’Empoli ha cercato di appendersi per poi risalire il campo con gli inserimenti di Cambiaghi, dei centrocampisti e degli esterni.
Follia Milik, Empoli pericoloso
Proprio l’uomo a sorpresa del giorno, però, ha condizionato la partita dopo cinque minuti di pressione della Juve in avvio (bravo Caprile su punizione di Vlahovic) e altri 10 in cui invece troppa imprecisione aveva impedito ai bianconeri di creare pericoli, se non con un sinistro di Cambiaso respinto da Caprile. Ed è stata un’imprecisione al controllo che ha spinto Milik a intervenire in scivolata su Cerri per recuperare il pallone che gli era scappato: chiara l’intenzione di calciare la palla, altrettanto chiaro il fatto che non l’abbia sfiorata finendo col piede a martello sulla tibia dell’empolese. Richiamato dal Var Doveri dopo averlo ammonito, l’arbitro Marinelli ha estratto il rosso e la Juventus è rimasta in 10 al 16’ del primo tempo. Con l’uomo in più l’Empoli ha preso l’iniziativa, impegnando due volte Szczesny con Cambiaghi tra il 26’ e il 28’, senza tuttavia perdere attenzione ed equilibri in fase difensiva. Equilibri subito ritrovati anche dai bianconeri, che non hanno più concesso niente ai toscani e allo scadere del tempo hanno sfiorato il vantaggio: ma Miretti, bravissimo a intercettare un passaggio di Gyasi fuori dall’area empolese, ha poi alzato troppo la mira solo davanti a Caprile.