Yildiz, la confessione di Allegri: “Se ti capita dagli un’occhiata…”

Max sta per toccare le 405 panchine con la Juve. L’amico Righetti: “È lucido, intuitivo e più carico che mai. Due anni fa mi disse…”

TORINO - I 1001 punti alla guida della Juve dovranno regalarglieli sul campo i suoi giocatori, battendo l’Udinese, e sarebbero di certo il dono più gradito da Massimiliano Allegri per festeggiare il traguardo che invece lunedì raggiungerà di sicuro: 405 panchine in bianconero, come Marcello Lippi. "Vuol dire che invecchia!", scherza il suo grande amico Ubaldo Righetti, compagno di squadra nel Pescara di Galeone: "Invecchia ma non cambia di una virgola: è sempre intuitivo, lucido, saggio e quest’anno carico più che mai. Gli faccio i complimenti per questo traguardo, anche perché in queste 405 panchine ci sono tanti trofei e tante vittorie. E ha voglia di ottenerne ancora tante altre, è molto stimolato e motivato: mi sta piacendo tanto".

"Ci sentiamo spesso e, anche se non parliamo mai di calcio, sento comunque dal tono di voce che ha lo spirito giusto. Quando sento quel tono, che io riconosco, allora dico 'Max c’è'". E ci sono ancora, lui e la Juve, anche per lo Scudetto: "La Juve sta facendo un campionato importante, da squadra, la gestione di Max si vede ed è tornato a essere intuitivo, che è una dote di pochi. Ha trovato un’Inter che va fortissimo, durissima da superare, ma è lì e lotterà per vincere più partite possibili".

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Allegri e quel record con la Juve

Ne ha già vinte tante, Allegri, tanto che sotto questo aspetto ha già superato Lippi, 267 vittorie contro 227, ed è l’allenatore juventino con la percentuale di successi più alta tra quelli con almeno 200 panchine: il 66,1%, contro il 58,3% di Parola, il 56,2% di Lippi, il 53,5% di Trapattoni e il 46,5% di Heriberto Herrera. Allargando il discorso agli allenatori con almeno 100 presenze sulla panchina della Juve, solo Carlo Carcano, il tecnico dei cinque Scudetti consecutivi degli anni Trenta, e Antonio Conte lo superano, rispettivamente con il 68,9% (68 vittorie in 111 partite) e il 67,5% (102 successi in 151 gare).

In termini assoluti, invece, da lunedì solo il Trap resterà davanti ad Allegri per vittorie, 319 contro 267, e per panchine, dall’alto delle sue 596. Un inseguimento complicato, visto che ad Allegri servirebbero altre tre o quattro stagioni dopo la fine di quella attuale, per eguagliare il tecnico a cui lo accomunano successi e critiche per un gioco troppo difensivo.

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Allegri e il futuro alla Juve

"Bella domanda... - si interroga Righetti - Altri quattro anni alla Juve mi sembrano tanti, soprattutto nel calcio di oggi, anche se Max in bianconero si trova bene, è casa sua: lì è cresciuto tanto e ha fatto crescere tanto la società. Ma altri quattro anni sono veramente tanti . Quanto alla somiglianza tra Max e Trapattoni, contro le cui Juve ho giocato tante partite, ci sta. C’erano fior di giocatori, ma la base era la sostanza e poi usciva fuori la classe dei singoli. Ma questa è la storia della Juve: è sempre stata una squadra concreta, che cercava la vittoria. Max lo ha capito e si trova bene in questa storia. Con altre squadre ha giocato un calcio diverso, ma la storia della Juve chiede sostanza. Ora le generazioni sono un po’ cambiate e i giovani vogliono qualcosa che luccichi. Max guarda ancora alla sostanza e alla Juve la pensano alla stessa maniera".

La confessione su Yildiz

Con i giovani però si trova lo stesso a meraviglia a giudicare da quanti ne sta lanciando e Righetti conferma: "Si diverte, perché sono spugne e hanno grandi qualità. Di Yildiz aveva iniziato a parlarmi due anni fa, appena era arrivato alla Juve: 'Se ti capita dai un’occhiata a questo ragazzo, è veramente bravo'”. E chissà che non sia lui, che Allegri fece esordire proprio contro l’Udinese all’andata, a firmargli il regalo per l’aggancio a Lippi.

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TORINO - I 1001 punti alla guida della Juve dovranno regalarglieli sul campo i suoi giocatori, battendo l’Udinese, e sarebbero di certo il dono più gradito da Massimiliano Allegri per festeggiare il traguardo che invece lunedì raggiungerà di sicuro: 405 panchine in bianconero, come Marcello Lippi. "Vuol dire che invecchia!", scherza il suo grande amico Ubaldo Righetti, compagno di squadra nel Pescara di Galeone: "Invecchia ma non cambia di una virgola: è sempre intuitivo, lucido, saggio e quest’anno carico più che mai. Gli faccio i complimenti per questo traguardo, anche perché in queste 405 panchine ci sono tanti trofei e tante vittorie. E ha voglia di ottenerne ancora tante altre, è molto stimolato e motivato: mi sta piacendo tanto".

"Ci sentiamo spesso e, anche se non parliamo mai di calcio, sento comunque dal tono di voce che ha lo spirito giusto. Quando sento quel tono, che io riconosco, allora dico 'Max c’è'". E ci sono ancora, lui e la Juve, anche per lo Scudetto: "La Juve sta facendo un campionato importante, da squadra, la gestione di Max si vede ed è tornato a essere intuitivo, che è una dote di pochi. Ha trovato un’Inter che va fortissimo, durissima da superare, ma è lì e lotterà per vincere più partite possibili".

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