Vlahovic e la Juve più efficace
Merito della sua voglia di migliorarsi costantemente e del lavoro fatto con il preparatore tecnico personale Uros Domazet e con Massimiliano Allegri (che sulla tecnica lavora, oltre a citarla spesso nelle interviste) e il suo staff. Allegri che, dopo le difficoltà della passata stagione, in questa ha costruito una Juventus magari non bella, ma sicuramente molto più efficace (al netto delle difficoltà dell’ultimo periodo) nel creare occasioni da gol: la squadra bianconera è tuttora terza in Serie A per numero di tiri, 428, dopo Napoli e Inter (l’anno scorso chiuse quinta); quarta di un’inezia per expected gol creati, 52,15 contro i 52,72 e 52,74 di Napoli e Milan, mentre l’Inter è lontana a 67,6 (l’anno scorso la Juve chiuse settima); terza per tocchi in area avversaria, 748 (l’anno scorso chiuse settima) quinta per cross riusciti, 100 (l’anno scorso chiuse ottava).
I dati di Vlahovic rispetto a un anno fa
Un miglioramento non sfruttato nella finalizzazione a livello generale (la Juve è ultima in Serie A per percentuale di tiri nello specchio e nona per percentuale di gol rispetto ai tiri), ma del quale Vlahovic ha beneficiato quanto del miglioramento tecnico descritto prima e della ritrovata forma fisica. Nell’intera Serie A solo Kvaratskhelia ha tirato più di DV9, 101 volte contro 94 (ma la media a partita di Dusan è appena superiore, 3,76 contro 3,74), solo Lautaro Martinez ha avuto più expected gol, 16,13 contro 15,21 (ma la media a partita è 0,6 per entrambi) e Vlahovic è sesto per tocchi in area avversaria, 136 (la media a partita, 5,4 di poco inferiore al 6,4 del primatista Kvaratsckhelia). Nello scorso campionato era stato 13° per tiri (68), 12° per expected gol (9,85), 25° per tocchi in area avversaria (107). DV9 poi ci ha aggiunto del suo migliorando nell’efficacia al tiro, misurata dall’indice Shooting Goal Added di Soccerment (come gli altri dati dell’articolo), nel quale è passato dal 10° posto dello scorso campionato al quarto attuale. Abile nello scatenare Vlahovic in corsa verso la porta quando trova squadre, come la Lazio martedì, che si lasciano campo alle spalle, la Juve potrebbe sfruttare meglio la crescente abilità aerea di DV9 fornendogli più cross e più precisi nelle partite in cui l’avversaria la aspetta, quelle in cui la squadra bianconera soffre di più. Dopotutto «Una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio», disse Edoardo, padre dell’Avvocato e primo Agnelli presidente della Juve.