TORINO - Quarantatré giorni dopo l’ultima presenza da titolare, nella sconfitta in casa della Lazio, che coincide anche con l’ultimo ko in campionato della Juventus, domenica Daniele Rugani torna in campo dal primo minuto contro la Salernitana. Complice l’infortunio di capitan Danilo, alle prese con un problema muscolare che rischia di fargli saltare anche la finale di Coppa Italia, l’ex difensore dell’Empoli si riprende la Juventus con un duplice obiettivo: centrare una vittoria, che in casa bianconera manca da oltre un mese e che permetterebbe alla squadra di Max Allegri di avere la certezza matematica del pass per la prossima Champions League, e prolungare il suo contratto, che scade a giugno, con la Juventus. Le due situazioni sono legate: la trattativa per il rinnovo è ormai ai dettagli ma prima dell’annuncio il club bianconero vuole avere la garanzia della Champions.
Rugani e il rinnovo con la Juve
Rugani, che ha sempre espresso la volontà di restare in bianconero, è pronto così a firmare per altri due anni, fino al 2026, con un’opzione per un’ulteriore stagione. Dal canto suo la Juventus è convinta di puntare ancora sul difensore, un gregario prezioso perché ogni volta che viene chiamato in causa si rivela un’alternativa di ottimo livello, non si lamenta per le panchine ed è un elemento importante anche all’interno dello spogliatoio vista la sua lunga militanza bianconera. Tanto più che tra la nuova Champions e il Mondiale per Club la prossima annata si annuncia per la Juventus ricca di partite (tra le 50 e le 60) con la necessità di organiozzare una rosa ampia e in ghrado di affrontare un calendario così fitto. Non solo: nell’ottica del ridimensionamento dei costi e della sostenibilità, il club ha proposto un ingaggio al ribasso rispetto ai circa 3,5 milioni che percepisce adesso così da assicurarsi un difensore esperto a cifre ridotte.