Yildiz ce la fa. Stringe i denti e con un po' di antidolorifici supera il male alla spalla, conseguenza della brutta botta presa contro la Salernitana. Il talento turco sarà, quindi, a disposizione di Allegri per la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta. È quasi certo che partirà in panchina, perché Allegri vuole partite con Chiesa e Vlahovic di punta, nell'iniziale 3-5-2 che schiererà contro i nerazzurri di Gasperini. Ma la mossa Yildiz è una di quelle che si tiene per il secondo tempo, a seconda delle circostanze. Yildiz ha caratteristiche uniche nella rosa della Juventus e può essere fondamentale sia se la Juventus sia per le sue capacità di orchestrare il contropiede, cucendo il gioco fra il centrocampo e l'attacco (come spesso gli è capitato di fare), sia per l'abilità nel saltare l'uomo.
La fisicità dell'Atalanta potrebbe essere un problema per Yildiz, che può patire le marcature molto aggressive, ma a partita in corso Yildiz potrebbe sfruttare la sua freschezza e diventare un problema per i difensori dell'Atalanta (soprattutto se qualcuno fosse già ammonito). L'altra carta offensiva che Allegri può giocarsi dalla panchina è Milik, già risolutivo all'Olimpico contro la Lazio. E anche lui è una pedina da non sottovalutare, perché c'è la possibilità che la gara vada ai supplementari e in quel caso le forze fresche potrebbero fare la differenza. La Juventus, così, potrebbe giocarsi l'incoscienza del talentino e l'esperienza del bomber polacco in un momento cruciale della partita.