Il girone di ritorno e la Juve evaporata
Non poteva che essere in questa modalità l’ultima annata di Allegri... Già, la stagione di Mister Max è stata in bianconero nel vero senso della parola. Prima la luce con un girone d’andata e l’ouverture del ritorno all’insegna del corto muso vincente, così vincente da restare incollata all’Inter animando e ossigenando il sogno dello scudetto da contendere sino alla fine. Poi, a fine gennaio ecco lo striminzito e inaspettato pareggio interno con l’Empoli (il rosso a Milik dopo un quarto d’ora non basta per spiegare il risultato povero), prologo della sconfitta sette giorni dopo al Meazza con l’Inter per l’evaporazione non solo della chimera tricolore ma proprio della squadra nel senso più esteso del concetto: tattico, tecnico e motivazionale. Non a caso, ecco le ultime 15 partite che hanno prodotto la miseria di 15 punti con una qualificazione alla prossima Champions League arrivata con due turni di anticipo soltanto grazie all’allargamento del quinto posto in virtù dell’upgrade firmato dal calcio italiano nel ranking Uefa. Dunque dalla luce bianca al nero di un tunnel che ha visto in fondo la finale di Coppa Italia contro la squadra made in Italy più in forma del momento, ovvero l’Atalanta di Gasperini.
Allegri-Juve, in attesa dell'annuncio
Adesso per il rapporto tra Allegri e la Juventus è scattato il countdown vero e proprio per l’annuncio atteso, ovvero la fine anticipata del contratto che in teoria lega l’allenatore e il club torinese per ancora una stagione, la prossima. Ma la sensazione, anzi qualcosa di molto più concreto di una sensazione, fa pensare, dire e scrivere che di fatto siamo ai titoli di coda. In teoria solo 180 minuti, lunedì sera a Bologna contro quel Thiago Motta che dovrebbe andare proprio a Torino a sostituire Mister Max e poi l’ultima in casa all’Allianz con il Monza per il finale di una stagione in chiaroscuro. Ma i fuochi d’artificio sono stati già esplosi...