Sì, vero! Massimiliano Allegri rischia seriamente di non finire la stagione sulla panchina bianconera. La Juventus tra oggi e domani, dopo aver riflettuto ieri ai massimi livelli, potrebbe infatti decidere di allontanare il tecnico dalla guida della squadra per la sfida di lunedì sera a Bologna - già, proprio contro il suo probabile erede Thiago Motta con in ballo il terzo posto - e il weekend seguente all’Allianz per l’ultima partita contro il Monza. Potrebbe essere un paradosso ma l’epilogo della finale di Coppa Italia può trasformarsi nei titoli di coda del rapporto tra l’allenatore e la società. E il perché ha tre radici accomunate da una unica matrice: il grande fastidio provato dalla dirigenza per gli atteggiamenti, verosimilmente non apprezzati nemmeno dalla proprietà, tenuti dal livornese nei confronti delle istituzioni, dei dirigenti bianconeri e non ultimo dei media, in particolare nei confronti del nostro direttore Guido Vaciago, episodio di cui potete leggere nell’articolo qui linkato.
L'aggressione verbale al IV uomo
Partiamo dalla prima radice, ovvero l’aggressione verbale al quarto uomo nell’ultimo minuto della partita che ha portato alla sua espulsione e relativa squalifica di due giornate con multa di 5 mila euro. Una sceneggiata accompagnata dalle urla “Dov’è Rocchi?” con giacca volata prima della cravatta, mentre la camicia era diventata semi sbottonata in una scenata tipo esplosione di rabbia alla Hulk. Ecco il dispositivo “perché, al 50’ del secondo tempo, si avvicinava al Quarto Ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli Ufficiali di gara; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del Direttore di gara”.