Meriti e colpe di Allegri
Quali sono i meriti e quali le responsabilità di Allegri?
«Gli sarò sempre grato per i primi cinque anni e anche per gli ultimi tre, in cui ha dimostrato una grande solidità. Nessun altro allenatore, me compreso, in un momento di totale cambiamento societario, con le penalizzazioni e tutto il caos intorno, sarebbe stato solido come lui. Ha dimostrato di essere una grande persona e un educatore, curando l’aspetto morale, e i giocatori lo hanno riconosciuto. Un allenatore non è solo tattica, è anche questo. Nel bilancio complessivo bisogna mettere qualche errore e io gli imputo soprattutto il primo dei tre anni dopo il suo ritorno. Aveva staccato troppo e quando è tornato si è visto: quando non studi, anche gli avversari, non stai sul pezzo, non segui l’evoluzione, alla fine qualcosa paghi e secondo me, in quella stagione in cui la squadra era forte, ha sottoperformato. Poi, certo, è arrivato in un momento in cui la disciplina difettava un po’ e lui ha dovuto riportarla».
Cosa si aspetta ora dalla Juventus?
«Un accrescimento societario. Giusto dare loro il tempo, anche perché sono arrivati in un momento critico, ma adesso la società va assolutamente potenziata. La forza della Juventus è sempre stata la società e deve tornare a esserlo anche politicamente per difendere la squadra nei momenti difficili e per curare la politica. Mi piacciono le parole di John e il progetto di rinascere dai giovani, ma non bisogna mandarli allo sbaraglio, quindi serve una società forte».