Il futuro di Magnanelli
Il collaboratore tecnico di Allegri nell’ultima stagione, insomma, rappresenta a tutti gli effetti una risorsa nell’organigramma della Juventus. Per di più molto apprezzata dallo spogliatoio, come sussurrato tra i corridoi della Continassa e come, a ben vedere, schiettamente ammesso anche da più d’un giocatore, negli ultimi mesi, davanti ai microfoni. L’avvicendamento tra Allegri e Thiago Motta in panchina, però, porta con sé inevitabili conseguenza a livello di scenari nello staff tecnico. Con l’ormai ex allenatore del Bologna che, naturalmente, si trasferirà presto a Torino con tutta la sua squadra di collaboratori: dal vice Hugeux al preparatore atletico Colinet, dagli analisti Colasante e Garcia ai preparatori dei portieri Doussou-Yovo e Lozano. Un gruppo affiatato e consolidato, che ha fatto quadrato intorno all’italo-brasiliano ben prima dell’ultima stagione da favola vissuta all’ombra del San Luca. Un gruppo i cui equilibri, salvo repentini colpi di scena, non verranno intaccati - almeno nell’immediato - con l’aggiunta dello stesso Magnanelli.