Il piano della Juve
Adzic, dal canto suo, ha bruciato le tappe a livello giovanile, rappresentando il Montenegro in tutte le categorie: Under 15, Under 16, Under 17, Under 18, Under 19 e Under 21, con cui ha segnato un gol in tre presenze. Quanto al suo battesimo coi grandi, sempre nelle file del Buducnost, risale a molto tempo fa: ad aprile 2022 gli viene data fiducia e lui trova subito il gol nel 4-0 rifilato all’Arsenal Tivat, diventando il secondo marcatore più giovane nella storia del massimo campionato montenegrino (davanti a lui solo Ilija Vukotic). La Juventus ha già un piano ben preciso: quello cioè di farlo crescere in un primo momento con la Next Gen. Così si potrà confrontare con la Serie C, trovando un ambiente ideale per esprimere il proprio potenziale. Ha le caratteristiche del centrocampista offensivo moderno: ottimo fisico, può giocare in un centrocampo a tre, ma anche da trequartista o da esterno alto in un tridente offensivo. La qualità non gli manca e nemmeno la personalità: ama spesso calciare, anche da fuori area, con risultati soddisfacenti considerando l’età. Alla Juventus troverà il clima perfetto per capire il calcio italiano e gli verrà dato il tempo per maturare: nessuno ha fretta di fargli bruciare le tappe.
"La cosa più bella"
Dopodiché, sarà il campo a parlare. Poco tempo fa Andrija Delibasic, dirigente del Buducnost, si è sbilanciato così su Adzic: «Per lui abbiamo ricevuto offerte da Francia, Germania e Italia. Dopo Stevan Jovetic è la cosa più bella che sia accaduta al calcio montenegrino negli ultimi quindici anni». Alla Juventus l’operazione è costata circa 5 milioni tra parte fissa, bonus e percentuale sulla futura rivendita. Il futuro del centrocampo bianconero passa anche dai piedi di Vasilije.