Non è finita nel migliore dei modi la storia tra Allegri e la Juventus. Il tecnico è stato esonerato dopo la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta per gli episodi successi soprattutto nel post gara. Prima l'espulsione nei minuti finali poi l'aggressione verbale e fisica al direttore Guido Vaciago fuori dalla conferenza - poi risolto con una stretta di mano e le scuse nella sede di Tuttosport - e a chiudere il cerchio il gesto verso Giuntoli. Insomma non l'immagine migliore per salutare un club dove ha vinto tanto ed è entrato nel cuore dei tanti tifosi. L'ultima notizia è stata la notifica di licenziamento mandata dalla società al tecnico livornese proprio in queste ore, il tutto dopo aver ricevuto la deduzione difensiva dagli avvocati di Allegri. Si prospetta una battaglia lunga in Tribunale.
Allegri-Juve, notifica e ricorsi
Massimiliano Allegri è stato licenziato dalla Juventus per giusta causa. La notifica all'allenatore livornese è arrivata proprio nella giornata odierna, mentre lui è andato a Londra per assistere, da spettatore, alla finale di Champions tra Real Madrid e Dortmund. Con il tecnico è venuto meno il vincolo fiduciario per i comportamenti successi durante e dopo la fine della gara di Coppa Italia contro l'Atalanta.
Il club ha fatto una contestazione nel giorno dell'esonero, a cui Allegri ha poi risposto con una deduzione difensiva assieme ai suoi avvocati. Una risposta non ritenuta adeguata per quanto successo e per questo il club ha deciso di portare avanti la questione. Il tutto proseguirà in Tribunale perché l'allenatore presenterà un ricorso e chiederà danni d'immagine. Sarà una battaglia lunghissima e molto tesa tra le due parti che potrebbe durare anche diversi anni come successe tra Pallotta e Petrachi ai tempi alla Roma. Insomma, il tecnico livornese è venuto meno al codice etico del club...