Juve, tre alternative a Rabiot nel "Club 2025". Ma con McKennie e Arthur via...

Giuntoli ha offerto a Cavallo Pazzo la conferma dell’attuale ingaggio da 7,5 milioni e attende una risposta a giorni, perché la permanenza o meno del ventinovenne parigino condizionerà il mercato

TORINO - L’unica certezza sul futuro del rapporto tra la Juventus e Adrien Rabiot al momento è il nome del giocatore su cui Cristiano Giuntoli si fionderebbe in caso di divorzio dal francese: Khephren Thuram, 23 anni, francese anche lui come Rabiot, come il fratello interista Marcus e come papà Lilian che, fatta salva la gioia che sarebbe identica, nel caso si sentirebbe forse più a suo agio a festeggiare con lui indossando la sua vecchia maglia bianconera, di quanto non si sia sentito con quella nerazzurra celebrando lo Scudetto interista del figlio maggiore...

La Juve aspetta Rabiot e punta Thuram

È ancora decisamente presto, però, per immaginare Khephren e Lilian Thuram sotto la curva dell’Allianz Stadium. Come detto, il ventitreenne centrocampista francese piace molto a Giuntoli e piace anche a Thiago Motta, ma al momento un suo arrivo è subordinato alla fumata nera nella trattativa per il rinnovo con Rabiot. La Juventus ha offerto a Cavallo Pazzo la conferma dell’attuale ingaggio da 7,5 milioni (potendo usufruire ancora del decreto crescita) e attende una risposta a giorni, perché la permanenza o meno del ventinovenne parigino - e dunque l’esigenza o meno di sostituirlo - condizionerà tutto il mercato, non solo quello relativo al centrocampo.

Giuntoli sul mercato, la Juve parlerà francese. Con o senza Rabiot...

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Mercato Juve, la pista spagnola

Thuram, ad esempio, in scadenza con il Nizza tra un anno e deciso a lasciare il club francese, difficilmente costerà comunque meno di 25 milioni di cartellino e 5-6 lordi di ingaggio. Soldi che la Juventus investirebbe comunque senza remore, viste le qualità tecniche e atletiche di Thuram, l’età e anche l’esperienza, dal momento che ha appena disputato il quarto campionato con il Nizza ed esordito pure in Nazionale.

Il fatto che il ct Deschamps non lo abbia scelto per l’Europeo, lungi dal suscitare dubbi sul suo valore (il centrocampo francese è probabilmente il più ricco d’Europa), gioca semmai a favore della Juve, togliendolo da una vetrina in grado di attirare pericolose concorrenti. Che comunque non mancano, così se Thuram è il primo nome sulla lista degli eventuali eredi di Rabiot, non è l’unico. Da tempo Giuntoli segue anche Mikel Merino della Real Sociedad, pure lui in scadenza 2025 e seguito anche da Atletico Madrid e Barcellona.

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Juve, il terzo nome. E con le cessioni...

Più esperto e con meno margini di crescita di Thuram visti i suoi 27 anni, il club basco sta ancora cercando di convincerlo a rinnovare e per il momento non si dice disposto a trattare per una cifra più bassa della clausola da 60 milioni. Col passare del tempo, però, e davanti al rischio di perderlo gratis tra un anno, non è detto che non accetti di trattare.

Stessa situazione, nel senso di contratto in scadenza tra un anno (e chiaramente non è un caso), per Youssuf Fofana del Monaco, 25 anni, nel mirino anche del Milan e lui sì tra i convocati di Deschamps per l’Europeo: costi simili, per cartellino e ingaggio, a quelli di Thuram, che resta il preferito. E che, se come detto al momento è un’alternativa a Rabiot, potrebbe diventare un obiettivo anche in caso di rinnovo con Cavallo Pazzo, in caso di cessione importante di McKennie, per il quale la Juventus attende un’offerta dell’Aston Villa, e di Arthur che tornerà dal prestito dalla Fiorentina.

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È ancora decisamente presto, però, per immaginare Khephren e Lilian Thuram sotto la curva dell’Allianz Stadium. Come detto, il ventitreenne centrocampista francese piace molto a Giuntoli e piace anche a Thiago Motta, ma al momento un suo arrivo è subordinato alla fumata nera nella trattativa per il rinnovo con Rabiot. La Juventus ha offerto a Cavallo Pazzo la conferma dell’attuale ingaggio da 7,5 milioni (potendo usufruire ancora del decreto crescita) e attende una risposta a giorni, perché la permanenza o meno del ventinovenne parigino - e dunque l’esigenza o meno di sostituirlo - condizionerà tutto il mercato, non solo quello relativo al centrocampo.

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