Il rumore cadenzato delle onde che si infrangono contro la base di Cabo Raso, il più iconico tra i fari di Cascais, ha fatto ieri da sottofondo alla firma di Thiago Motta con la Juventus. Epilogo scontato eppure a lungo atteso del corteggiamento messo in scena dalla Juventus - nelle ultime settimane, se non negli ultimi mesi – verso il principale artefice del “miracolo Bologna”. L’anello di fidanzamento è un contratto triennale da 3,5 milioni più bonus all’anno, pegno con cui Cristiano Giuntoli ha deciso di affidare all’allenatore italo-brasiliano il progetto tecnico del club bianconero. Chiamato a rilanciarsi, in una stagione extra-large da cinque competizioni, dopo gli stenti fruttati una sola Coppa Italia nelle ultime tre annate. E anche un po’ a reinventarsi, alla conclusione di un ciclo imperniato su un asciutto pragmatismo che iniziava a star stretto pure alla piazza.
Thiago Motta-Juve, ufficialità in arrivo
Il predestinato, allora, è Thiago Motta Santon Olivares da Sao Bernardo do Campo, profondo Stato di San Paolo. E la notizia della firma, trapelata nel primo pomeriggio di ieri, non ha sorpreso proprio nessuno. La nomina era indubbia ormai da tempo e, a ben vedere, lo è tuttora: il comunicato ufficiale della Juventus non è ancora arrivato, ma è atteso nelle prossime ore. Il divario tra il momento della scelta e quello dell’annuncio non è dipeso da situazioni sostanziali ancora da risolvere, bensì da mere questioni burocratiche. Il club ha preferito prima archiviare la posizione dell’ormai ex tecnico Allegri.