Parla il presidente della Figc Gabriele Gravina nel corso dell'audizione dinanzi alla Commissione Cultura della Camera su DL sport, scuola e ricerca, e sono tanti i temi di discussione emersi dalle parole del numero 1 del calcio italiano. A proposito della creazione dell'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche voluta dal Governo, Gravina attacca: "Questa commissione dovrebbe entrare in vigore nella stagione 25/26, pertanto non riusciamo a capire dove siano i requisiti di urgenza. Norma che viola i principi dell'economia di mercato, con una disparità di trattamento rispetto ad altri settori del nostro paese. Ci è arrivata una mail molto severa da Uefa e Fifa, nella quale ci hanno invitato a fare pressione sul Governo affinché si faccia un passo indietro su questo provvedimento, considerato in violazione dell'autonomia dello sport".
Gravina attacca: "Strumenti scelti sono sbagliati"
Sul nuovo DL il presidente Figc è un fiume in piena: "La Covisoc è uno strumento che noi riteniamo dal 1987 funzioni perfettamente e con risultati straordinari. Costa 400mila euro nelle due funzioni di ammissione ai campionati e di controllo. L'attuale Dl prevede per la Commissione un costo di 3,5 milioni di cui 1,9 per la Federazione e 1,6 per le società. La Covisoc ha un compito di verificare che le società abbiano i requisiti economico finanziari per l'iscrizione ai campionati, parametri approvati dalla Figc e dal Coni. Deve verificare che le società abbiano i requisiti perchè ci sia la certezza di arrivare alla fine del campionato, per non recare danni alla competizione. L'altra funzione è il controllo dei pagamenti degli emolumenti da parte delle società durante la stagione. Questo ha fatto sì che nella storia del calcio italiano non ci sia una società che non sia arrivata al termine del campionato. Che ci siano necessità di criteri più stringenti nell'ambito delle licenze nazionali siamo d'accordo, ma lo strumento che è stato scelto è completamente sbagliato".