Danilo e la fascia di capitano di Juve e Brasile
Sulla fascia di capitano di Juventus e Brasile: "Quando ho ricevuto la fascia di capitano alla Juventus è stato un grande onore. Ma quando ho ricevuto quella del Brasile, è stato qualcosa di diverso. Un onore immenso, incomparabile. Quando Dorival Junior mi ha detto che sarei stato il capitano per le amichevoli contro l'Inghilterra e la Spagna, mi sono detto: "Non importa cosa succederà nella prossima partita o dopo, posso morire felice". Ecco perché mi sono commosso prima della partita con l'Inghilterra. Quando ho visto i miei compagni di squadra, avevo bisogno di esprimere tutto quello che provavo. Quando indossiamo questa maglia gialla, dobbiamo dare tutto. Non possiamo lasciare nemmeno una goccia di sudore nei nostri corpi. Se vogliamo avvicinarci all’energia del popolo brasiliano, dobbiamo resettare la nostra mentalità. Questo è ciò che il popolo brasiliano merita. Ogni passo che facciamo in campo deve essere per voi, che pretendete, ci criticate e ci prendete in giro, ma che lo fate solo perché amate davvero la Nazionale e vi preoccupate per la nostra squadra. Non siamo qui per fare vedere le nostre nuove scarpe o per scattarci dei selfie, ma per dimostrare che il sangue pulsa nelle nostre vene. E sapete una cosa? Penso che tutti noi potremmo imparare una o due cose dai più giovani, come Endrick, il più giovane del gruppo".
Le parole di Danilo su Endrick
Su Endrick: "Guardate cosa ha fatto contro l'Inghilterra. Tra l'altro, è ancora un ragazzino. Guardo la sua faccia e penso: Wow, sono davvero vecchio! Quasi non sapevo come parlargli mentre facevamo colazione in albergo. Ho chiamato uno dei giocatori più giovani e gli ho detto: "Dillo a Endrick da parte mia". Mi sentivo come uno zio! Ma prima della partita con l'Inghilterra l'ho guardato negli occhi e ho capito che era pronto per quel momento. In quella partita eravamo molto sotto pressione a causa dei nostri avversari. Così, quando ha segnato il gol della vittoria, tutti corsero a festeggiare con lui vicino ai cartelloni pubblicitari. Ma io non ci sono nemmeno andato. Vidi che avrebbero rivisto l’azione al VAR, ed ero così esausto che ne approfittai per andare in panchina a prendere un po’ d'acqua. Come vedi, da vecchio, devi essere intelligente... Quando il gol è stato confermato, Endrick mi ha abbracciato come un bambino che si diverte al parco. Ma sapete una cosa? Quando ho incontrato Endrick dopo la partita, come capitano, ho dovuto dirgli la verità.... Gli ho detto: "Endrick, sei stato incredibile. Ma avresti dovuto segnare il secondo gol". Lui rispose: "Danilo, non sapevo nemmeno cosa stavo facendo!". Spero che questa partita sia il punto di riferimento di un nostro nuovo capitolo. Una nuova mentalità".