TORINO - Il periscopio con cui il direttore tecnico della Juventus Cristiano Giuntoli sta scandagliando il mercato degli attaccanti per cercare il vice Dusan Vlahovic (Moise Kean sta per salutare Torino con destinazione Firenze e Arek Milik con ogni probabilità cambierà anche lui città di residenza) si muove a destra e a manca con una velocità impressionante. Troppo importante l’operazione “setaccio” per individuare il profilo adatto a interpretare al meglio il ruolo di alternativa all’attaccante serbo che sicuramente sarà il titolare. Ma il gioco di Thiago Motta è molto dispendioso per cui se DV9 sarà al centro del progetto, anche chi dovrà sostituirlo al meglio nella parte finale delle partite avrà un ruolo chiave nell’economia del gioco della Juventus.
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Juve, le caratteristiche del vice Vlahovic
Prima di andare nello specifico e fotografare il volto del bomber sul quale il periscopio di Giuntoli è tornato a soffermarsi, ecco i parametri che la dirigenza vuole rispettare per poter offrire a Thiago Motta un attaccante pronto per sposare al meglio la sua filosofia di gioco. Dunque la punta deve innanzitutto avere fame, quindi non avere troppa esperienza ma voglia di affermarsi e dimostrare ciò che vale. Deve essere disposta a correre molto anche senza palla a prescindere dal ruolo perché per Thiago Motta nessuno può considerarsi esente dal pressing asfissiante. In questo senso, dunque, calano vertiginosamente le possibilità di vedere tornare sotto la Mole Alvaro Morata, vecchia fiamma dei tifosi bianconeri. Ma, come si sa, non si vive di ricordi, occorre guardare al futuro con spirito innovativo e idee pronte per risultare funzionali al nuovo corso.
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