La disparità di trattamento sulle plusvalenze ha prodotto un altro frutto. La giustizia a due velocità che per la stessa violazione condanna o condona, ha prodotto il mercato a due modalità: quella trasparente e quella no. Spieghiamo. La Juventus ha venduto Enzo Barrenechea e Samuel Iling-Junior all’Aston Villa. Si sapeva, ma lo ha annunciato ieri con due comunicati ufficiali, la cui lunghezza è saltata all’occhio. Dove, una volta, sarebbero bastate letteralmente tre righe molto asciutte per dare la notizia, la Juventus ha utilizzato 2987 battute (spazi inclusi) per spiegare, nel dettaglio, il perché Iling Jr è stato valutato 14 milioni (più 3 di eventuali bonus) e Barrenechea 8 (più 3 di eventuali bonus).
Una spiegazione che è a uso e consumo diretto della Consob, con la quale la Juventus ha una questione aperta sul tema di calciomercato (dove la Consob vede permute con una serie di regolamenti da applicare, la Juve vede operazioni distinte, ma questa è un’altra storia), ma è anche una spiegazione che è figlia delle controversie giudiziarie della scorsa stagione, costate 10 punti di penalizzazione (e un danno da 100 milioni causato dalla mancata partecipazione alla Champions League), comminati per le cosiddette “plusvalenze false”.