TORINO - Acclamato come se avesse segnato un gol. Il mito di Paul Pogba non si è spento tra i tifosi della Francia che lo hanno applaudito e celebrato a Casa BleUs e sugli spalti dell’Esprit Arena, a Dusseldorf, dove la Nazionale del ct Deschamps ha battuto il Belgio ed è volata ai quarti. Ospite della Federazione francese, il Polpo ha ritrovato il sorriso davanti a tanta dimostrazione di affetto. "Sono molto contento di sentire l’amore della gente, che ha scandito il mio nome, mi ha fatto molto piacere perché sono lontano dai campi da un po’" dice in esclusiva ai microfoni di Sky.
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Pogba, dall'ultima con l'Empoli alla squalifica
Esattamente da 304 giorni: risale al 3 settembre 2023 l’ultima sua apparizione in campo, 28 minuti nella vittoriosa trasferta della Juventus a Empoli. Poi il suo mondo e le sue certezze sono precipitate: la positività durante un controllo antidoping, la sospensione, le controanalisi nel laboratorio dell’Acquacetosa che ribadiscono il risultato positivo, il procedimento aperto dalla Procura antidoping, la scelta di affidarsi a uno studio legale britannico per difendersi dall’accusa di aver assunto testosterone, il suo professarsi innocente invocando l’involontarietà nell’assunzione di un integratore consigliato da un suo amico, un medico a Miami, per aiutarlo nel percorso di recupero dopo i tanti problemi fisici, la rinuncia al patteggiamento, che gli avrebbe consentito di dimezzare la squalifica di 4 anni, il massimo della pena, che arriva invece il 29 febbraio con la sentenza emessa dal Tribunale antidoping al quale presenta ricorso davanti al Tribunale arbitrale per lo sport.
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